Strade deserte e negozi vuoti stavolta l'Onda Pride non c'entra

Domenica 26 Giugno 2016
TREVISO - (pcal) Altro sabato di pochi affari per negozi, bar e osterie del centro storico. E questa volta la sfilata del Pride o i troppi mercatini non c'entrano. Come la settimana scorsa, la giornata di sole e di gran caldo ha spinto schiere di trevigiani verso la montagna o il mare: e le lunghe code formatesi fin da ieri mattina in direzione del litorale e verso Belluno lo dimostrano. I pomeriggi estivi, soprattutto se afosi e roventi come quelli degli ultimi giorni, mal si sposano con l'immagine del centro pieno di gente. A parte qualche turista stroncato dal caldo, ieri non si è visto molto altro nel cuore del centro storico. E questo rafforza la tesi di Paolo Camolei, assessore alle Attività produttive, che non ha mai indicato nella paura per la confusione generata dalla presenza contemporanea di Pride e mercatini la causa delle piazze vuote viste sabato scorso: «È stata la prima giornata di sole, di vera estate dopo un lungo periodo di pioggia - aveva detto - le gente è andata al mare e lo ha fatto a prescindere dal Pride o dalla presunta confusione del centro». E infatti, a distanza di sette giorni, le condizioni si sono ripetute: sabato pomeriggio, caldo e piazze vuote.
Intanto si accende una piccola polemica legata proprio ai mercatini in centro. In settimana si sono levate voci che ne hanno messo in dubbio la qualità e, soprattutto, l'opportunità di organizzarli nelle piazze più belle. Critiche che non sono piaciute all'associazione Obiettivo Famiglia / Federcasalinghe, che organizza le bancarelle Mamm'Art: ha rivendicato l'alta qualità dei prodotti e degli artisti portati in piazza oltre che i fini benefici delle proprie iniziative.

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