Sorveglianza in alcune fermate

Domenica 4 Dicembre 2016
Sorveglianza in alcune fermate
Vigilantes a bordo degli autobus e delle corriere della Mom, la società del trasporto pubblico locale. È il primo effetto del progetto regionale per aumentare la sicurezza dei cittadini sui mezzi e nelle stazioni. Domani entreranno in servizio i primi tre operatori. Ma si punta ad arrivare presto a otto. Tecnicamente sono specialisti nella gestione della sorveglianza e del controllo. Persone appositamente formate. Non sono guardie giurate e non sono armati. Il loro compito sarà quello di intervenire nel caso in cui gli autisti dovessero richiedere un aiuto per intemperanze dei passeggeri, affiancare i controllori e vigilare su ogni movimento sospetto: dai bulli a bordo delle corriere ai comportamenti non adeguati nelle principali stazioni e nelle fermate a rischio.
«Saranno impegnati in due compiti delicati fa il punto Giampaolo Rossi, direttore generale di Mom il primo prevede l'affiancamento dei nostri accertatori a supporto nelle attività di controllo a bordo dei bus e il soccorso agli autisti nel caso di chiamata per disordini o palesi trasgressori a bordo. Il secondo riguarda invece la sorveglianza a terra delle aree in attesa dei bus, quali lungo Sile Mattei a Treviso, Montebelluna, Conegliano, piuttosto che in fermate particolarmente sensibili». Nell'ultimo anno gli operatori hanno seguito un percorso di addestramento curato da Pianeta Formazione, organismo accreditato dalla Regione, focalizzato in azioni di vigilanza passiva, nella gestione di situazioni di emergenza e nell'utilizzo di strumenti per il controllo. I vigilantes della Mom indosseranno una giubba gialla, differente da quelle arancioni del personale dell'azienda.
Per il momento è prevista una sperimentazione di tre mesi. Fino alla fine di febbraio. Poi Mom deciderà se continuare. «Crediamo fortemente in questa iniziativa spiega il presidente Giacomo Colladon Mom ha finora fatto tanto nel campo della sicurezza. Ricordo solo la videosorveglianza nell'autostazione di Treviso e gli accordi con le forze dell'ordine nell'Alta Marca. Ora facciamo un passo ulteriore a garanzia dell'utenza e dei lavoratori».

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