SENZA SCAMPO
PEDEROBBA Stavano entrambi facendo ritorno a casa, una destinazione

Martedì 26 Settembre 2017
SENZA SCAMPO PEDEROBBA Stavano entrambi facendo ritorno a casa, una destinazione
SENZA SCAMPO
PEDEROBBA Stavano entrambi facendo ritorno a casa, una destinazione che nessuno dei due riuscirà mai a raggiungere. Direzioni opposte ma purtroppo medesimo tragico destino. In poche frazioni di secondo due vite spezzate. Questo il pesantissimo tributo di sangue del tremendo incidente stradale avvenuto domenica attorno alla mezzanotte, lungo la Feltrina, a Pederobba, in un tratto in curva ma veloce, poco distante dal bivio per Onigo, con limite di velocità a 90 km/h. A perdere la vita un operaio edile 20enne di Postioma di Paese, Thomas Morandin, e Vanni Bresolin falegname 47enne di Sant'Eulalia di Borso del Grappa. Da ieri mattina le comunità in cui vivono, quelle di Postioma e Sant'Eulalia, dove erano conosciuti e apprezzati come onesti lavoratori, sono entrambe in lutto, sotto choc: la notizia della loro scomparsa di è diffusa rapidamente, attraverso il tam tam dei social network, fin dalla prima mattinata di ieri.
LA DINAMICA
L'incidente è stato terribile, violentissimo per la dinamica, ed è avvenuto al km 29+100 della strada regionale 348. Il 20enne stava percorrendo la Feltrina al volante della sua Fiat Punto: ancora venti minuti di strada, mezz'ora al massimo, e avrebbe raggiunto la sua abitazione, in via Montagnera, dove viveva con i genitori. L'indomani avrebbe dovuto lavorare, come sempre. Lungo l'opposto senso di marcia, in direzione di Feltre, stava viaggiando Vanni Bresolin, al volante della sua Peugeot 308. È tarda sera e il traffico nella zona è molto rarefatto. Il dramma si è consumato in alcune frazioni di secondo. In un tratto di curva la Punto, secondo una prima ricostruzione, ha invaso l'opposta corsia di marcia. Bresolin, alla guida della Peugeot, non ha avuto neppure il tempo di reagire, sterzare, scartare l'ostacolo. L'impatto, violentissimo, è stato inevitabile e non ha lasciato scampo: i mezzi sono stati letteralmente dilaniati nello scontro.
I SOCCORSI
I primi automobilisti che sopraggiungono sul posto, sconvolti per la scena che si presenta di fronte ai loro occhi, lanciano l'allarme al 118 e al 115 ma possono davvero far poco se non constatare quanto avvenuto. Troppo gravi le lesioni riportate da entrambi, inutile ogni tentativo di rianimazione da parte del Suem. I vigili del fuoco di Montebelluna, giunti sul posto, estraggono dalle lamiere i corpi senza vita del 20enne e del 47enne. Intervengono gli agenti della polizia stradale del distaccamento di Castelfranco Veneto. I soccorritori e le forze dell'ordine impiegheranno circa tre ore per rimuovere le salme, i mezzi incidentati, ed effettuare gli accertamenti del caso, riportando la circolazione alla normalità. Il compito degli investigatori sarà senza dubbio molto delicato. Per ora è impossibile stabilire quali siano state le cause dello schianto mortale. Si ipotizza che il giovane automobilista alla guida della Fiat Punto possa aver avuto un improvviso colpo di sonno, un malore improvviso o che possa essersi distratto, complici forse il cellulare o l'autoradio.
Nicola Cendron
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