Scardellato: «Bene, ma sono pochi»

Venerdì 28 Luglio 2017
TREVISO - «Ben vengano questi 20 militari ma ciò significa che non è tutto così tranquillo e normale». Maria Scardellato, sindaca di Oderzo, città che ospita il secondo hub della Marca con oltre 300 richiedenti asilo alloggiati alla vecchia caserma Zanusso, commenta così l'arrivo di 20 militari. «Da sempre - sottolinea - chiedo potenziamento delle forze dell'ordine, ben vengano questi 20 militari ma...». La riflessione della sindaca è che questa decisione fa pensare. «Ma allora la Prefettura comincia ad ammettere che non è tutto così tranquillo e normale - dice - ben vengano i 20 militari, ma di sicuro non serviranno a disinnescare la miccia del problema sociale che si verrà a creare quando i richiedenti asilo verranno dichiarati clandestini, scaricati dalle cooperative e non troveranno lavoro».
Da Treviso e Casier arrivano invece commenti di altro tenori, tutti estremamente positivi: «L'arrivo dei lagunari è di sicuro un grande segnale di attenzione nei confronti del nostro territorio - dice Giovanni Manildo - mi complimento per l'ottimo lavoro svolto, per il risultato ottenuto e ringrazio il Prefetto Laura Lega, che certamente ha sostenuto la nostra richiesta di un presidio ancora più forte da parte delle forze dell'ordine. Richiesta avanzata al Ministro Minniti in occasione della sua visita. Treviso è una città sicura grazie all'ottimo lavoro svolto da tutti i soggetti incaricati».
Miriam Giuriati saluta con soddisfazione l'arrivo dei soldati, che adranno a raffozare il discreto cordone di sicurezza attorno all'ex caserma Serena: «L'arrivo dei lagunari è positivo - dice - era una richiesta che avevamo avanzato assieme a Treviso. È positivo constatare che da Roma ci ascoltino. Si tratta di una novità importante per la questione dei richiedenti asilo. All'interno dell'ex caserma la vigilanza è fatta dalla Prefettura. Ma all'esterno non era pensabile di riuscire a far tutto solo con la Polizia Locale, cosa che tra l'altro ricade sempre sulle spalle dei comuni che accolgono. Per questo è positivo che lo Stato abbia accolto la nostra richiesta. I soldati non dovranno tanto controllare i profughi uno per uno, quando vigilare sulle zone e sui territori che frequentano. Così ci daranno una mano».
Annalisa Fregonese
Mauro Favaro

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