Regole e controlli gestiti dalla coop

Giovedì 23 Marzo 2017
Regole e controlli gestiti dalla coop
Migranti a lezione di legalità, contro l'accattonaggio molesto, il parcheggio abusivo, l'alcol nei parchi e nei luoghi pubblici. Dopo il summit in Prefettura della scorsa settimana, una nuova iniziativa parte dal vicesindaco e assessore alla sicurezza Roberto Grigoletto. Ora ad essere responsabili della condotta dei profughi saranno direttamente gli enti gestori. Un nuovo protocollo di collaborazione è stato infatti siglato tra il Comune e la Nova Marghera Facility, che gestisce la caserma Serena e riguarda il controllo degli ospiti durante la giornata. Nel concreto da oggi partirà il progetto degli educatori di strada al cimitero maggiore di San Lazzaro, dove i migranti trascorrono le ore del pomeriggio, e nei prossimi giorni verrà esteso ai Giardini di Sant'Andrea e a Porta Altinia. «Le cooperative che gestiscono i migranti hanno l'obbligo di educarli al rispetto delle regole», chiarisce il vicesindaco. Davanti al cimitero ci sarà anche una pattuglia della polizia locale. «I trevigiani hanno il diritto di andare al cimitero senza essere disturbati -prosegue- per questo ognuno deve fare la sua parte». L'iniziativa andrà ad affiancarsi al presidio delle aree verdi a cura dei guardiaparchi, che irrobustiranno la sorveglianza con turni orari nei diversi giardini della città. La sperimentazione durerà sei mesi, prevede 20 nuovi guardiaparchi e sarà gestita dall'associazione Radio Club città di Treviso in collaborazione con la polizia locale. I guardiani saranno visibili e riconoscibili: giubbotti catarifrangenti e scarpe antinfortunistica le dotazioni d'ordinanza. E tuttavia per Grigoletto resta prioritaria l'azione svolta direttamente dalle strutture che gestiscono i migranti. «Bisogna trovare una soluzione perché alcuni comportamenti non sono più tollerabili aveva chiarito già la scorsa settimana- quando escono dalle strutture, nelle diverse ore della giornata, non possiamo consentire che manchino di rispetto a persone e cose della comunità che li accoglie. Se da un lato gli agenti di polizia locale controllano e sanzionano, dall'altro il Comune ha chiesto agli enti gestori di garantire un'azione di prevenzione sul piano culturale e civico».

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