Reati informatici aumentati del 75%

Giovedì 24 Agosto 2017
TREVISO - (de. ba.) Con una media di una denuncia ogni 558 abitanti Treviso risulta una delle Province italiane con il minor tasso di crimini informatici in relazione alla popolazione residente. Ma c'è l'altra faccia della medaglia: il fenomeno, che vede complessivamente il Veneto come una delle regioni a minore densità per questa tipologia di reati, ha però registrato nella Marca una crescita significativa, aumentando nel periodo tra il 2010 e il 2015 del 75%. Numeri da bollino rosso.
I dati sono stati elaborati e diffusi da Das, la compagnia assicurativa di Generali Italia specializzata nella tutela legale. Fatti due conti in provincia di Treviso la media è di 1.433 denunce all'anno. Sono statistiche che riflettono i numeri, in sensibile aumento, relativi ai processi che si celebrano per questa tipologia di reato nelle aule del tribunale del capoluogo. Tra i casi più frequenti le solite truffe relative alla compravendita di autoveicoli e prodotti tecnologici su alcuni portali specializzati nell'incrociare domanda e offerta in particolare dell'usato, ma non mancano le denunce relative a frodi compiute attraverso il furto dei dati personali, in particolare riguardanti le carte di credito o i codici di accesso online ai conti correnti. E neppure gli smartphone sono al sicuro, sempre più spesso bersaglio di software che attivano in maniera nascosta abbonamenti a servizi a pagamento di cui ci si accorge solo all'arrivo della bolletta o con l'improvviso azzeramento delle ricariche.

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