Quasi cinque milioni dai diritti annuali

Mercoledì 24 Maggio 2017
TREVISO - (zan) Vale 4 milioni e 800 mila euro, in tre anni, il recupero del diritto annuale deciso dalla Camera di commercio di Treviso e Belluno. Il provvedimento è diventato ora definitivo con la firma del relativo decreto da parte del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. L'ente camerale trevigian-dolomitico aveva stabilito di non dar corso al taglio di un ulteriore 20% del diritto annuale (di fatto l'imposta versata dalle imprese alla Cciaa) previsto dalla riforma. La scelta, tuttavia, aveva spaccato il consiglio, suscitando prima l'opposizione dei rappresentanti degli industriali nell'organismo e poi una netta presa di posizione contraria della presidente di Unindustria, Maria Cristina Piovesana: i progetti da finanziare non giustificano l'esborso richiesto alle aziende. Va ricordato che la possibilità era stata indicata dallo stesso ministero, con l'obiettivo di recuperare risorse da destinare esclusivamente a specifici ambiti. E, non a caso, è stata adottata anche da altre 77 consorelle (in Veneto solo Vicenza non ha proceduto disponendo già di avanzi di bilancio sufficienti). L'istituzione di piazza Borsa, dunque, impiegherà i fondi in questo modo: 2,4 milioni per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, 1,2 milioni per l'orientamento al lavoro, altrettanti per la promozione del turismo. «Mi sono battuto sottolinea il presidente Mario Pozza - perchè ero convinto che Treviso e Belluno non potessero essere escluse da questo grande passo verso la conoscenza e la diffusione delle competenze in ambito di Impresa 4.0. Sì, impresa: perché l'innovazione riguarda tutti, in particolare le piccole e medie attività economiche coinvolte verso il rinvigorimento e lo stimolo nella realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, di orientamento al lavoro per i giovani, di progettualità concrete per il turismo». Pozza aveva già fatto capire che la contrapposizione in sede di voto non aveva portato ulteriori conseguenze. E ora ribadisce: «Sono certo del lavoro fruttuoso che riusciremo a fare con i rappresentanti delle associazioni di categoria, della giunta e del consiglio camerale. Le risorse che le imprese ci affidano verranno spese bene e nell'esclusivo interesse dello sviluppo del nostro sistema economico locale».

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