Pusher in trappola: sono profughi

Sabato 27 Agosto 2016 di Tre immigrati alloggiati all'ex caserma Serena smerciavano fumo ai coetanei trevigiani
Sono stati sorpresi dai carabinieri a spacciare hashish a giovani trevigiani, tutti tra i 20 e i 30 anni. A finire nei guai tre richiedenti asilo ospiti dell'ex caserma Serena di Dosson di Casier. Ad essere denunciati C.K. 20enne, D.S. 21enne e G.O. 23enne, tutti di origine gambiana. Gli stranieri, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, sono stati tutti denunciati per spaccio di sostanze stupefacenti. Di migranti sorpresi a smerciare droga le forze dell'ordine trevigiane ne avevano già denunciati alcuni nei mesi scorsi ma si tratta della prima volta che viene pizzicata un'intera piccola banda organizzata e non un singolo pusher. I carabinieri del nucleo radiomobile di Treviso erano da qualche tempo sulle tracce della gang dei gambiani: erano state molte le segnalazioni dei cittadini che riferivano dei traffici dei giovani. Qualche giorno fa, durante i servizi straordinari svolti dall'Arma, i militari hanno fatto scattare il blitz in Riviera Santa Margherita e nelle vie adiacenti del centro. L'obiettivo era quello di monitorare le aree in cui i giovani si incontrano, soprattutto durante l'estate, per acquistare dosi di droga. Gli stranieri, tutti incensurati, sono stati sorpresi dai militari mentre stavano cedendo alcune piccole quantità di «hashish», dell'ordine di qualche grammo, in cambio di poche decine di euro, a giovani trevigiani che la acquistavano per uso personale. Solitamente, hanno accertato le indagini dei carabinieri, le dosi venivano nascoste nelle mutande dei migranti per sfuggire così ad eventuali controlli sommari da parte delle forze dell'ordine. Ora, nei confronti dei tre giovani stranieri è scattata una denuncia alla Procura della Repubblica per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti mentre nei confronti degli acquirenti si è provveduto alla segnalazione alla Prefettura di Treviso in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti. Quello dello spaccio tra i profughi sta diventando un fenomeno sempre più in espansione e dunque preoccupante: le forze dell'ordine stanno indagando in questi mesi se i migranti possano essere impiegati da più complesse organizzazioni criminali che li sfrutta per lo smercio al dettaglio.
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