Progetti a tutto tondo per arginare il fenomeno

Venerdì 26 Maggio 2017
Progetti a tutto tondo per arginare il fenomeno
Gli episodi di bullismo non emergono solo dai racconti degli studenti. Adesso si fa avanti anche un insegnante dell'istituto professionale Giorgi. Parla solo con la garanzia di rimanere anonimo: il rischio di mettersi contro il resto della scuola è troppo alto. «Gli atti di bullismo ci sono. Inutile negarlo -racconta- il problema riguarda soprattutto le classi del primo e del secondo anno. Parliamo in particolare di violenze psicologiche. E a volte si arriva anche alle mani. Si cerca di fare il possibile per arginare il problema. Ma non è semplice». Solo pochi giorni fa i vertici della scuola hanno smentito che il ragazzo ritratto sanguinante in un video registrato in bagno fosse stato vittima di bullismo. La vicepreside Maria Tranquillin ha assicurato che nell'istituto non ci sono particolari problemi di vessazioni e sopraffazioni. «Normale -risponde il prof- il governo tende sempre a dire che va tutto bene e che non ci sono difficoltà». Insomma, da quanto traspare il clima non pare essere dei più tranquilli. Quel che è certo è che, sempre cercando di lavare i panni sporchi in casa, come fanno tutti, il Giorgi è da tempo impegnato a contrastare ogni forma di violenza. Con fortune alterne, va bene. Ma negli anni sono stati attivati diversi percorsi di formazione ed educazione a tutto tondo. Osservate speciali sono proprio le classi prime e seconde. Qui smorzare le intemperanze di chi arriva dalle medie non sembra essere esattamente una passeggiata di salute. Poi, però, le cose cambiano. Con il passare dei mesi prende forma anche una sorta di selezione scolastica.
Alcuni, inevitabilmente, lasciano gli studi per andare a lavorare. Gli altri, invece, capiscono che è meglio rigare dritti. E alla fine non mancano le eccellenze. Solo mercoledì mattina, ad esempio, si sono sfidati in una gara di saldatura una quindicina di ragazzi dello stesso Giorgi, del Galilei e del Pittoni di Conegliano. Una sfida super tecnologica fatta con uno dei simulatori installati nei laboratori. «Sono usciti dei veri capolavori», sottolinea Tranquillin. Capolavori che allontanano il bullismo sempre di più. Ma non del tutto.

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