Processo per il crac Compiano maxisconto a quattro dirigenti

Venerdì 23 Giugno 2017
C'è un maxisconto ad attendere in caso di condanna i quattro amministratori della North East Service accusati di bancarotta semplice nel procedimento che riguarda il crac della più importante delle aziende coinvolte nel tracollo del gruppo Compiano. Per Filippo Silvestri, Angelo Monti, Paolo Ricciardi e Fabrizio Ricoldi il gup Angelo Mascolo ha infatti disposto, così come avevano richiesto i loro avvocati difensori Roberto e Mario Nordio, Alessandra Nava e Antonio Pagliano, il rito abbreviato che permette la riduzione di un terzo della pena, rinviando l'udienza al 12 dicembre. In quello che viene considerato il processo madre di tutta l'inchiesta sul disastro finanziario che ha raso al suolo l'intero gruppo, ai quattro amministratori vengono contestati comportamenti omissivi che avrebbero aggravato il dissesto della Nes, a cominciare dal non aver messo in atto le procedure per il recupero dei crediti vantati dalla società fino ad arrivare alla mancata richiesta di fallimento quando nel 2011 la situazione finanziaria mostrava segni di una crisi grave e probabilmente già irreversibile. La tesi della difesa punta invece a ridimensionare le responsabilità dei quattro in virtù di ciò che concretamente avrebbe regolato i rapporti all'interno della cabina di comando della Nes, in cui Luigi Compiano avrebbe agito in totale e assoluta autonomia mettendo di fatto gli amministratori nelle condizioni di poter soltanto accettare e ratificare le sue decisioni. Inoltre Silvestri, Monti, Ricciardi e Ricoldi, sempre secondo la tesi dei loro avvocati, non sarebbero stati nella condizione di conoscere i dettagli dell'esistenza e della consistenza dei crediti né di poter effettivamente esercitare quelle funzioni di controllo che avrebbero dovuto consentire di rilevare lo stato di crisi. Tutte le parti civili, tra cui spiccano Veneto Banca, Banca Intesa, un istituto di credito marocchino, Unicredit, Ikea, Mondialpol e Zurich, hanno accettato il rito abbreviato. Per la stessa vicenda invece Luigi Compiano ha deciso di giocarsi il tutto per tutto. Il suo staff legale, composto dagli avvocati Piero Barolo e Boris Cagnin, ha infatti presentato istanza di rito abbreviato per i tre procedimenti secondari e relativi alle altre società in cui Luigi Compiano è accusato di bancarotta fraudolenta. Ma per la Nes, in cui invece il reato ipotizzato è di bancarotta documentale, distrazione di 36 milioni di euro e il non aver fatto nulla che consentisse di rientrare di ben 8 milioni di crediti, l'ex patron ha deciso di riporre tutte le proprie speranze sul proscioglimento. Oppure andare a dibattimento e dare battaglia punto su punto. Il D-day di Compiano sarà il 12 dicembre, quando sulla vicenda Nort East Service il giudice Mascolo si pronuncerà per il rinvio a giudizio o per l'archiviazione.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci