Piano parcheggi: «Prima i gratuiti»

Giovedì 29 Giugno 2017
Piano parcheggi: «Prima i gratuiti»
Prima i parcheggi gratuiti, poi i due multipiano a pagamento: così, con un documento sintetico, il sindaco Manildo ha ieri chiarito, in consiglio comunale, il progetto che dovrebbe disegnare le geografie future dei parcheggi in città. Confermati i due parcheggi a pagamento, Cantarane ed ex Pattinodromo. E confermati almeno due parcheggi scambiatori: in zona Tenni all'ex Telecom e in via Lanceri di Novara nell'area Ats. Sul parcheggio di Fiera, che dovrebbe sorgere nella zona ex Enel (un progetto pari a 2,2 milioni di euro che dovrebbe rappresentare il park scambiatore per svuotare Prato della Fiera) invece si è ancora a livello di piano degli Interventi. «È un progetto già consacrato - conferma Manildo - il centro con più bisogno di parcheggi perché più attrattore di traffico è quello verso nord, tra il Museo Bailo e Santa Caterina. Qui abbiamo identificato due aree, per avere almeno 470 posti gratuiti: si tratta dell'area Telecom e dell'area Ats». Alle porte della città, dopo il test positivo dell'Adunata, si ragiona infine su altri 380 posti al mercato ortofrutticolo.
Il sindaco ha confermato le cifre della due operazioni vicino a piazza Duomo e nell'area strategica di viale Cairoli. Al Cantarane i posti saranno 225, distribuiti fra il piano interrato di 1,70 metri e la parte esterna di 2,40 metri. All'ex-pattinodromo i posti auto saranno 326, di cui 15 a raso (9 per disabili e 6 a carico e scarico), con un'area verde che circonderà il nuovo bar sport. Il parcheggio all'ex Telecom nascerà intanto come parcheggio a raso, poi forse si valuterà un multipiano definito soft. Tempi? L'iter è stato avviato ieri e nel giro di pochi mesi (forse 6) si potrà chiudere. Con Parcheggi Italia invece si deve chiudere la vertenza Park Vittoria e definire il piano all'ex pattinodromo entro ottobre. La sistemazione dei parcheggi gratuiti sarà a carico del Comune e una parte a carico di Ats. Il piano ha però suscitato alcune perplessità. Anzitutto sull'ubicazione: «Via Lanceri di Novara è piccolo e più lontano» afferma Sandro Zampese, che poi torna anche sulla messa a reddito dell'area del pattinodromo: «Non mi convince e non mi convincerà questa operazione - spiega - è un luogo troppo legato alle funzioni dei servizi alla città, da sempre usato come valvola di sfogo. Metterlo a pagamento significa vessare ulteriormente i cittadini trevigiani».

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