Pedemontana: tutta in trincea

Venerdì 13 Marzo 2015
La Pedemontana compie il secondo passo all'interno della Marca e viaggia spedita verso l'autostrada A27. Lo scorso ottobre il presidente Zaia aveva aperto i cantieri del consorzio di imprese Sis ad Altivole per la realizzazione del primo tratto di circa 24 chilometri tra San Zenone e Montebelluna. E l'altro ieri l'ati formata da Biasuzzi cave e impresa F.lli Gallo ha ufficialmente dato avvio ai lavori per la costruzione del secondo pezzo nelle campagne di Montebelluna, tra Busta e Zapparè: circa 3 chilometri, tutti in trincea. «Il cantiere si appoggia completamente sulla nostra vicina cava di Busta - spiega Fabio Biasuzzi, titolare dell'omonima industria di ghiaia che ha messo a disposizione alcune aree di proprietà parallele al tracciato -. Ciò consentirà i lavori senza transitare praticamente per nessuna strada pubblica o centro abitato». Tradotto: zero traffico pesante. In questo tratto la Pedemontana sarà complessivamente larga 70 metri e correrà 9 metri sotto il piano campagna. Fatti i conti, verranno asportati circa 1,7 milioni di metri cubi di materiale. Una montagna di terra, sassi e ghiaia che resterà di proprietà della Sis, depositata in modo provvisorio nella cava di Biasuzzi, e che potrà tornare utile per la realizzazione dei successivi segmenti soprelevati della superstrada. Il tratto, da finito, vale circa 25 milioni di euro. «Nei tre chilometri andremo a realizzare un sottopasso alto 9 metri e lungo 53 metri - fa il punto Valentino Gasparini, direttore tecnico della Biasuzzi -. Due cavalcavia per la viabilità comunale, uno per la viabilità provinciale Vedelago-Montebelluna e una serie di ponti canale per il sistema di irrigazione». Il sottopasso verrà costruito sotto i binari della ferrovia Castelfranco-Montebelluna, senza fermare il passaggio dei treni. I tempi sono segnati: i tre chilometri dovranno essere finiti nel giro di due anni, entro marzo 2017. A cominciare dal sottopasso, che come da accordi con le ferrovie dovrà essere piazzato entro novembre. «Tutte le opere saranno realizzati dall'ati - conclude Biasuzzi - consegneremo il tratto di strada con il fondo preparato e finito. Poi sarà sufficiente asfaltare». Il cronoprogramma non lascia troppi margini. Dopo il pezzo di Montebelluna, toccherà a quello di Trevignano. E così via, fino a Spresiano e Villorba. A livello generale l'imperativo categorico non cambia di una virgola: la Pedemontana, opera mastodontica da 2,2 miliardi di euro, deve essere ultimata entro la fine del 2018.

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