«Ospedale di comunità? Noi pronti se si decide»

Martedì 15 Agosto 2017
«Ospedale di comunità? Noi pronti se si decide»
Un nuovo mini-reparto per gli anziani al Ca' Foncello. È il progetto che frulla nella testa del direttore generale dell'Usl della Marca, Francesco Benazzi. Oltre al piano per il rilancio immediato della Geriatria, con il rifacimento di parte dei pavimenti e dei soffitti e la sistemazione dei condizionatori, per una spesa prevista di poco inferiore ai 500mila euro, l'azienda sanitaria sta valutando la possibilità di creare un reparto da 24 posti letto nel padiglione che sorge davanti all'ingresso principale dell'ospedale. Gli spazi verrebbero ricavati dal trasferimento dei reparti di Oncologia e Dermatologia nel corpo centrale del Ca' Foncello.
«La Geriatria verrà sistemata già entro la fine di quest'anno detta i tempi Benazzi per la creazione di questa nuova area con 24 posti letto, invece, le cose sono più lunghe. Puntiamo a realizzare il progetto entro la fine del prossimo anno». Il mini-reparto sarà dedicato agli anziani. In particolare a quelli che alla fine del ricovero in Geriatria, dopo la risoluzione dei problemi di salute acuti, non sono ancora nelle condizioni di tornare a casa. Qui potranno fare qualche altro giorno di convalescenza, seguire particolari terapie o anche attendere l'attivazione di un percorso di cura extraospedaliero. Il tutto senza appesantire la Geriatria, che vedrebbe così snellita la propria mole di lavoro. I compiti del nuovo mini-reparto per anziani saranno in sostanza quelli di un ospedale di comunità. Realizzato però dentro il Ca' Foncello. A seguire i pazienti saranno direttamente i medici e il personale ospedaliero. Cosa non di poco conto: senza dover ricorrere a personale esterno, l'Usl può avviare il nuovo minireparto riorganizzando i servizi e senza dover attendere di avere dei risparmi da reinvestire.
Benazzi ha già comunicato le proprie intenzioni all'Israa, l'istituto delle case di riposo di Treviso che attende ancora l'attivazione nel Menegazzi a San Giuseppe dell'ospedale di comunità da dieci posti letto assegnato dall'Usl alla fine del 2015. «Siamo stati informati del cambio di tendenza conferma il presidente Luigi Caldato e siamo a posto. Abbiamo il reparto nuovo e nel frattempo possiamo utilizzarlo per accogliere i nostri ospiti in spazi più comodi. Se poi arriverà il via libera per l'ospedale di comunità, non ci faremo di centro trovare impreparati».

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