«Non pensavo fosse ubriaca»

Sabato 24 Settembre 2016 di Il 17enne accusato di violenza sessuale nega di aver fatto bere la coetanea fuori dal locale
Non è stato uno stupro, ma un rapporto sessuale consenziente. A sostenerlo è il 17enne, accusato di aver abusato di una sua coetanea all'esterno di un locale notturno del circondario di Treviso lo scorso 17 luglio. Una ricostruzione dei fatti - quella del ragazzo - che diverge dalle conclusioni a cui sono arrivati i carabinieri che lo hanno segnalato alla Procura dei minori.
«Il mio cliente - ha spiegato l'avvocato Barnaba Battistella - nega che la ragazza fosse in evidente stato d'ebbrezza. Oltre ad escludere in modo categorico qualsiasi tipo di violenza». Secondo il ragazzo si è trattato di un rapporto tra persone consenzienti e quindi del tutto lecito. Un incontro, nato dopo una serata passata assieme ad un amico in cui avevano incontrato la comitiva di diciassettenni.
Era stata la ragazza, nella sua deposizione, a dire agli investigatori di avere un ricordo confuso della serata nel locale e di quello che era accaduto poi all'esterno. Sempre lei aveva anche avanzato l'ipotesi che qualcuno potesse averla drogata.
«Nella denuncia che ci è stata notificata - continua Battistella - non ci sono riferimenti a droghe o somministrazione fraudolenta di stupefacenti ma viene contestato l'abuso della condizione di inferiorità fisica e psichica della ragazza che asseritamente si sarebbe trovata in stato d'ebbrezza».
La difesa comunque non ha dubbi e il legale tira dritto: «In questa fase in cui gli elementi d'accusa non sono ancora a disposizione del mio assistito non possiamo aggiungere altro. Il 17enne però afferma con la massima fermezza la propria totale innocenza che intende dimostrare affrontando a testa alta il Giudizio». Determinanti per arrivare alla denuncia del ragazzo erano state proprio le parole degli altri presenti. Ora però sarà lui a dover raccontare la sua versione dei fatti e potrà finalmente spiegare come sono andate le cose quella sera.

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