«Noi invincibili»: dedicato a Mattia

Domenica 22 Gennaio 2017
Rugby under 18 di Montebelluna in trionfo: «Dedicato a Mattia». E la promessa fatta sulla bara dell'amico e compagno di squadra morto si è trasformata in una inarrestabile cavalcata. Un'apoteosi. Quel giuramento, con le lacrime strozzate in gola, è stato capace di trasformare una squadra, spesso perdente al cospetto di formazione blasonate, in un gruppo di invincibili che, per un intero campionato, sono scesi in campo sapendo di dover vincere per Mattia Rizzardo, 18 anni, di Camalò, morto in un terribile incidente stradale. E nulla ha potuto fermare i 26 compagni di squadra di Bronco, così chiamavano simpaticamente Mattia i compagni di squadra. Non gli avversari, non la cattiva sorte, non le sviste arbitrali e nemmeno gli infortuni che avevano privato la formazione montebellunese delle stelle più fulgide. Dalla panchina sono entrati altri ragazzi, forse tecnicamente meno dotati, ma con lo stesso cuore e la voglia di onorare il giuramento fatto sulla bara dell'amico il giorno del suo funerale.
E così la promessa è diventata una favola bellissima che, domenica dopo domenica, ha trasformato 26 ragazzi in altrettanti eroi. E chi li seguiva, trepidando, da bordo campo, nei testimoni di una magia che, quando il trionfo è arrivato, ha fatto scorrere le lacrime sulle guance di tifosi e dirigenti. «Vogliamo che Bronco, da lassù - hanno detto i ragazzi - sia fiero di noi. E che i suoi genitori e familiari lo ricordino come un vincente. Perché questo trionfo è suo». Non a caso, dopo ogni partita vinta, i 26 indomabili del Rugby Montebelluna si riunivano a metà campo per dedicare un hurrà a Bronco. Un modo per rinnovare il giuramento fatto, sempre con un hurrà, sulla bara di Mattia, il 17 settembre del 2016. Quel giorno, i ragazzi del Rugby del Montebelluna Under 18, schierati spalla a spalla all'esterno della chiesa di Camalò, fecero una promessa solenne, gridando al cielo un hurrà per Bronco: «Questo hurrà non sarà l'unico. Ce ne saranno tanti altri». Poi partì uno scrosciante e lungo applauso.
Quel giorno iniziò la favola, mentre i compagni di squadra di Mattia trattenevano a stento le lacrime. Quello non sarebbe stato l'ultimo applauso per Bronco. E il giuramento è stato mantenuto. «Inorgogliendo - dicono i tifosi - e commuovendo tutti!». E a parlare sono i risultati: nove vittorie in altrettante partite nel campionato under 18 di rugby. Ben 38 mete segnate. Fino all'ultima vittoria con la quale i compagni di Mattia si sono già portati a casa il primato in anticipo. Un successo dietro l'altro contro squadre blasonate e che in passato, costituivano ostacoli quasi insuperabili! Ma per i 26 giocatori più che le vittorie era importante il giuramento fatto a Bronco. Non a caso, dopo ogni vittoria, a festeggiare e a urlare hurrà c'erano sempre anche gli infortunati. L'amicizia per Mattia non si era fermata sul sagrato della chiesa di Camalò. E così, partita dopo partita, rinnovavano la promessa: È per Bronco ... hip, hip, hip hurrà. Un giuramento che li ha resi invincibili perché, nei loro cuori, ci sarà sempre un posto per Bronco.

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