MOTTA DI LIVENZA - (gr) Mister Mauro Tossani, tecnico della Liventina, al 90' non ha voluto nemmeno guardarlo, quel rigore che ai più è apparso così ingiusto da parte del destino. «Mi sono voltato, poi ho visto esultare Fornasier e ho pensato che ce l'avevamo fatta». Il rigore c'era? «Gardin mi ha detto che Dall'Andrea è stato bravo a cercarselo, vabbè poteva anche esserci. Poi Rossi è stato bravo a pararla». Il volto è tirato, lo sguardo è stanco, come se a giocare fosse stato lui: «Peggio, è stata una sofferenza. Siamo stati bravi ad andare in vantaggio e a gestire la gara. Poi, ragazzi, lo so anche io che nella ripresa non siamo riusciti a tirare in porta. Ma avevamo tre squalificati e due infortunati. Quando hai fuori degli over, in qualche modo riesci anche a trovare una soluzione. Quando però ad essere contati sono gli under, allora non puoi nemmeno pensare di cambiare. L'unica cosa che avremmo potuto provare era di spostare Gardin in mediana e inserire un giovane dietro. Ma in una partita così, chi è che va a spostare Gardin dalla sua posizione?».
Ma è soddisfatto? «Mi vedete stanco, ma è chiaro che sono contento. In questo momento i punti valgono il doppio, se non il triplo. Era fondamentale muovere la classifica, possibilmente vincere. Ce l'abbiamo fatta e questo dev'essere stato il nostro pensiero». Qualcuno a due passi gli fa i complimenti e lui, con il consueto gusto della battuta lo fulmina: «I complimenti ce li facciamo l'8 maggio, prima meglio di no».
Ma è soddisfatto? «Mi vedete stanco, ma è chiaro che sono contento. In questo momento i punti valgono il doppio, se non il triplo. Era fondamentale muovere la classifica, possibilmente vincere. Ce l'abbiamo fatta e questo dev'essere stato il nostro pensiero». Qualcuno a due passi gli fa i complimenti e lui, con il consueto gusto della battuta lo fulmina: «I complimenti ce li facciamo l'8 maggio, prima meglio di no».
