Molte più offerte ma aumentano anche i poveri

Martedì 30 Maggio 2017
TREVISO (mf) Raddoppiano le offerte date dai trevigiani alla Caritas. L'anno scorso è stata superata quota 51 mila euro. Mentre nel 2015 si era rimasti sotto ai 25 mila euro.
«Questo spiegano dal gruppo diocesano ci induce a pensare che la gente, quando si spengono le polemiche, vede e apprezza quanto facciamo». Purtroppo il lavoro non manca. Basta scorrere i numeri registrati l'anno scorso dai servizi della Casa della Carità di via Venier: 1.286 persone si sono rivolte al Centro d'ascolto, la mensa ha sfornato 13.416 pasti per 274 persone, nelle docce pubbliche sono passate 138 persone e la lavanderia ha contato oltre 540 lavaggi.
C'è poi tutta la parte relativa all'accoglienza dei profughi. La Caritas ad oggi ospita 130 richiedenti asilo in otto strutture. Nessuno di loro è ancora arrivato ad avere una risposta definitiva alla domanda di protezione internazionale. Il gruppo diocesano, comunque, ha deciso di non seguire direttamente nuovi arrivi: «Abbiamo scelto una forma diversa sottolinea il direttore don Davide Schiavon siamo molto impegnati a dare una mano ai rifugiati, così come a chi è stato messo fuori dai programmi di accoglienza, che adesso si ritrovano a vivere per strada». Oltre 80 hanno bussato questo inverno alle porte della Caritas. Parallelamente, procede il progetto Rifugiato a casa mia: il sistema di accoglienza sviluppato dalla Caritas, senza un euro di soldi pubblici, proprio per fare in modo che i profughi che ottengono il permesso di soggiorno non si ritrovino a girare come senza dimora. L'anno scorso sono stati 46 i rifugiati accolti in 13 famiglie, sette parrocchie e tre istituti religiosi. E i risultati sono più che buoni. Tra questi, 17 hanno ottenuto la licenza media, 35 hanno fatto tirocini lavorativi, 13 hanno conseguito un contratto a tempo determinato e due hanno siglato l'indeterminato.

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