Metà obiettivi centrati «Siamo un elefante»

Martedì 6 Dicembre 2016
Metà obiettivi centrati «Siamo un elefante»
«Siamo riusciti a centrare il 50% degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Il punto è che siamo lenti a livello burocratico. Siamo un elefante. Dobbiamo imparare a essere più elastici». Il suo primo anno alla guida dell'Usl di Treviso volge al termine Ed è tempo di bilanci. E il direttore generale Francesco Benazzi non si tira indietro. Il bicchiere per ora è mezzo vuoto. O mezzo pieno. Dipende sempre dai punti di vista. Quel che è certo è che lui avrebbe voluto fare di più rivedendo maggiormente l'organizzazione dell'azienda sanitaria. L'inizio dei lavori per la nuova cittadella del Ca' Foncello è slittato all'anno prossimo. Stesso discorso per l'ampliamento di borgo Cavalli. Sembrava bastassero pochi mesi per realizzare 18 nuovi ambulatori. Un'operazione chiave che permetterebbe di risolvere parte dei problemi delle liste d'attesa garantendo più appuntamenti in città per visite ed esami di trevigiani, riducendo le trasferte a Motta. Invece non sarà così.
«I tempi si sono allungati. L'intervento sarà di sicuro ultimato entro il 2017. Spero a giugno. Ma è difficile fare previsioni spiega Benazzi non appena saranno pronti gli ambulatori riusciremo a fare in modo che sempre più trevigiani abbiano la possibilità di fare visite ed esami a borgo Cavalli. Non solo gli over 75». Anche l'installazione di nuovi segnali in ospedale è in ritardo. «Avrebbero dovuto essere già pronti. Ma siamo a dicembre e ancora non ci sono allarga le braccia speriamo di riuscire a chiudere tutto entro fine anno».
Quali i motivi di questo avvio meno dirompente del previsto? «La burocrazia ci rallenta. Siamo un elefante sbotta forse ero abituato in una Usl più piccola, meno complessa, più reattiva (Cittadella e Camposampiero, ndr). Qui siamo più grandi. Dobbiamo però imparare a essere più efficienti e rispondenti: se decidiamo una cosa non possiamo pensare di farla tra chissà quanti anni. Ma non mi arrabbio aggiunge prendendo spunto dal recente scontro con i sindacati sull'attività del centro per le prenotazioni (Cup) altrimenti altri la prendono a male». Fatto sta che dal primo gennaio l'Usl diventerà ancora più grande col decollo dell'azienda sanitaria unica della Marca: la fusione delle attuali tre Usl darà vita a un gigante con un solo bilancio da oltre 1,6 miliardi di euro, sei ospedali, 10mila dipendenti e un bacino di quasi 900mila cittadini. «Bisogna cambiare la testa delle persone è il nuovo obiettivo di Benazzi dobbiamo lavorare molto su questo».

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