Meningite, incubo finito per tutti

Giovedì 23 Febbraio 2017
TREVISO Tutti fuori pericolo. I quattro pazienti colpiti da meningite sono usciti dalla Rianimazione. Alcuni stanno continuando le cure nel reparto di Malattie infettive. Ma sono in netto miglioramento e le loro vite non sono più a rischio. L'elenco era lungo: il 14 febbraio era stato ricoverato un 48enne di Treviso colpito da meningite da pneumococco, due giorni dopo era arrivata al Ca' Foncello una 55enne di Cortina con la stessa malattia e venerdì scorso era stata la volta di un 55enne di Treviso, sempre colpito da meningite da pneumococco. Fuori pericolo anche la professoressa di 43 anni dell'istituto Rosselli ricoverata il 10 febbraio nell'ospedale di Castelfranco con la diagnosi di meningite da meningococco di tipo C. La forma più aggressiva in assoluto. Anche lei è uscita dalla Terapia intensiva. Nei giorni scorsi è stata trasferita a Treviso. Ora sta completando le cure nell'unità di Malattie infettive del Ca' Foncello. A differenza dell'infezione da pneumococco, la meningite da meningococco di tipo C è contagiosa e può dare origine a focolai epidemici. Adesso, però, sono trascorsi i dieci giorni canonici, tempo di incubazione della malattia. Non sono emersi casi collegati. Così è definitivamente escluso il rischio di una epidemia.
Dall'inizio di gennaio ad oggi nella Marca sono stati diagnosticate in tutto otto meningiti. Due da meningococco di tipo C e sei da pneumococco. Tutti casi non collegati tra loro. Fatto sta che l'escalation è stata inquietante. All'origine di una tale sequela ci sarebbe l'influenza: i mal di gola, quest'anno particolarmente aggressivi, hanno facilitato il passaggio dello pneumococco nei portatori sani (oltre il 10% della popolazione) dalla faringe fino alle meningi. «La conferma arriva dalla biologia molecolare spiega Roberto Rigoli, direttore del dipartimento di Patologia clinica abbiamo ricercato nei pazienti 17 virus respiratori. E in tutti abbiamo trovato il virus influenzale H3N2 e il virus sinciziale». Bisognerà tenerne conto per la prossima campagna antinfluenzale: il vaccino può proteggere anche dalla meningite da pneumococco. «La coda dell'influenza stagionale arriverà fino alla fine di marzo conclude Rigoli ci aspettiamo che i casi di meningite scemino di pari passo».

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