«Lo scarpone dell'Everest è vostro»

Lunedì 25 Luglio 2016
MONTEBELLUNA - (ef) Un grande alpinista, un uomo di coraggio e fatica. Per ricordare che bellezza è anche sfida, voglia di andare oltre, desiderio di spostare sempre in avanti a posta in gioco. Simone Moro è arrivato ieri a Montebelluna per raccontare al pubblico di "Vacanze dell'anima" le sue imprese sulle più alte montagne del mondo. Prima dell'incontro delle 21, l'alpinista ha fatto tappa al Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna per donare uno degli scarponi che lo hanno accompagnato nelle sue leggendarie imprese, dall'Everest all'ultima salita in stagione invernale sul Nanga Parbat, nella catena dell'Himalaya. Si chiama Olympus Mons, come la più alta montagna di Marte, un riferimento metaforico per dire che grandi sono gli alpinisti ma anche chi pensa e crea questi prodotti, tutti italiani. Lo scarpone farà parte della mostra Scienza e Sport, in programma al Museo fino a maggio 2017, in cui, Montebelluna, capitale della calzatura sportiva, celebra la grandezza di atleti e gesta sportive.  La cerimonia di consegna alla presenza del presidente di Confartigianato AsoloMontebelluna, Fausto Bosa, e della direttrice del Museo, Monica Celi. «Questo scarpone è stato con me sulle grandi ascese- spiega l'alpinista bergamasco- Quattro volte sull'Everest ma soprattutto in cima al Nangar Parbat che ho scalato in inverno».
«Ho desiderato fare un omaggio simbolico al distretto dello scarpone- prosegue Moro- Montebelluna è la Mecca di questa produzione: senza i grandi equipaggiamenti non esisterebbero le grandi imprese». Ed è stata proprio la presenza di Moro, alpinista e motivatore, a chiudere l'edizione 2016 di "Vacanze dell'anima".

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