Litiga e fugge da casa portandosi via tv e figlio

Domenica 23 Luglio 2017
TREVISO - (de.bar) Dalla casa in cui viveva con il compagno ha sottratto 3mila e 500 euro in contanti, due biciclette, un televisore, un computer e arredi vari. Ma soprattutto ha portato con sé in Lituania il figlio, che al tempo dei fatti aveva solo 6 anni, all'insaputa del padre, un trevigiano 40enne che dal quel momento non è più riuscito ad avere contatti con il bambino neppure al telefono. A Treviso si è aperto il processo nei confronti di Vojedova Galina, una cittadina lituana trentenne accusata di furto e sottrazione di minore. Una storia come tante: finisce l'amore tra una straniera e un italiano, i due si lasciano con strascichi gonfi di acredine e risentimento e i figli diventano vittime collaterali della guerra tra adulti, se non proprio pedine da utilizzare uno contro l'altro.
La Galina in questo momento si troverebbe nella città natale di Klaipeda insieme al minore, malgrado il padre abbia ottenuto dal tribunale di Treviso, nell'aprile del 2016, l'affidamento esclusivo del bambino. Sentenza che inutilmente si è cercato di far valere in Lituania, dove la donna ha presentato uguale istanza al tribunale di Vilnius, oltre a chiedere 350 euro mensili di mantenimento. All'apertura del dibattimento la trentenne, difesa dall'avvocato Ilaria Pempinella, non era ovviamente presente. L'ex compagno, nel tentativo di rasserenare gli animi e risolvere soprattutto le questioni riguardanti il figlio, si è offerto di ritirare le due denunce per furto e sottrazione di minore. Ma essendo quest'ultimo un reato perseguibile d'ufficio il processo andrà avanti comunque. E fino a quando sarà braccata dalla giustizia italiana è quasi certo che Vojedova Galina resterà in Lituania, tenendo con sé quel bambino che oggi ha 9 anni e che dal 2015 non ha potuto abbracciare il suo papà.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci