Legge cambia pelle «La nostra Bocconi»

Sabato 21 Gennaio 2017
Professor Antonini, i corsi di Giurisprudenza in tutta Italia soffrono per il calo di studenti. Treviso non fa eccezione
«E questo ci spinge a rinnovare la nostra facoltà fin dal prossimo anno accademico. A Treviso partirà un nuovo progetto, innovativo sia nella didattica dei corsi che nei contenuti. Adesso tanti studenti trevigiani scelgono la facoltà di Giurisprudenza di Trento che si è specializzata nell'ambito internazionale, il più richiesto. Noi vogliamo garantire un'offerta che li convinca a rimanere qui».
Si parla da mesi di voler trasformare i corsi trevigiani nella Bocconi del Nordest. Un nome ambizioso
«È frutto di uno studio approfondito sulla realtà trevigiana. Abbiamo collaborato con Unindustria e gli ordini professionali di avvocati, notai, commercialisti, per individuare la soluzione migliore. Il progetto adesso è pronto: l'università di Padova l'ha approvato, così come Fondazione. Manca il via libera del Cun (Consiglio Universitario Nazionale), ma è una questione di giorni. La Bocconi del Nordest potremmo già presentarla entro marzo e avviarla nel prossimo anno accademico».
Ma cosa ci sarà di diverso rispetto a oggi?
«Tante cose a cominciare dall'impostazione. Gli esami saranno multi settore: oltre alla parte teorica, ci sarà anche una valutazione sulla parte pratica, sull'esercizio della professione».
Si lavorerà meno in astratto e più su casi concreti «Esattamente. Un po' come nelle università americane. La didattica dell'insegnamento si baserà moltissimo su casi concreti».
Saranno corsi più legati all'economia del territorio
«Ci saranno materie nuove, a partire da Commercio Internazionale».
Un corso che però propone anche la facoltà di Economia e Commercio
«Il nostro taglio sarà ovviamente più giuridico. Le aziende per superare la crisi hanno dovuto portare i loro prodotti all'estero. Ed è quindi aumentata la necessità di avere professionisti in grado di conoscere alla perfezione la legislazione dei paesi dove si vuole operare, i trattati internazionali e che sappiano di muoversi bene in altri paesi».
La novità sarà il corso in diritto agroalimentare «Una novità importante. Si pensi solo a quanto pesa nell'economia trevigiana la produzione e il commercio del prosecco. Soprattutto all'estero. Ma tutte le produzioni della nostra agricoltura sono regolate da trattati complessi che occorre conoscere approfonditamente».
Perché il modello attuale di Giurisprudenza a Treviso non va più bene?
«Nel corso degli anni è diventata una fotocopia di quanto si fa già a Padova. Non è più competitiva. Abbiamo quindi dovuto ragionare su un nuovo modello di università capace di mantenere nel territorio i giovani trevigiani e attirare studenti da altre zone».
La nuova Giurisprudenza avrà bisogno di spazi più grandi di quelli attuali?
«No, adesso va bene la sede esistente. Poi valuteremo in base al numero di studenti. Di certo la domanda per questo tipo di corsi è molto forte».

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