Lavori a San Nicolò Campanile nascosto «Sistemeremo la campana maggiore»

Giovedì 27 Luglio 2017
Lavori a San Nicolò Campanile nascosto «Sistemeremo la campana maggiore»
TREVISO La campana maggiore della chiesa di San Nicolò tornerà presto a far sentire la propria voce sulla città. Si spera entro la fine dell'anno prossimo. Il campanile è stato avvolto dalle impalcature. A breve entreranno nel vivo i lavori per il restauro della torre e del castello delle campane. L'obiettivo è duplice: da una parte mettere in sicurezza l'imponente struttura e dall'altra rimettere in sesto la cella campanaria. Negli ultimi anni la campana più grande è stata lasciata ferma proprio a causa della fragilità dell'alloggiamento. Nella parrocchia condotta da don Tiziano Ferronato, fino a questo momento le messe venivano annunciate facendo funzionare solo le campane più piccole. «È previsto il restauro completo del campanile conferma don Adriano Fardin, responsabile dell'ufficio Economato della diocesi di Treviso allo stesso tempo verrà rinforzato il castello delle campane». Si tratta di un intervento da oltre 710mila euro, Iva esclusa. Lavori realizzati con il contributo dell'8 per mille alla Chiesa Cattolica, si legge nel cartellone montato davanti a San Nicolò. I cantieri dovrebbero durare poco meno di un anno e mezzo.
Il campanile e la chiesa furono costruiti tra il 1200 e il 1300. L'edificio sacro, il più grande di Treviso, più del Duomo, venne eretto dai Domenicani anche grazie all'aiuto di papa Benedetto XI, che aveva origini trevigiane. La torre che da ieri è oggetto di restauro non è quella realizzata inizialmente. Nelle pieghe della storia di San Nicolò si trova infatti notizia del crollo della vecchia struttura campanaria. Dopo la peste che colpì Treviso nel XIV secolo, il campanile fu ricostruito.
Mauro Favaro

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