La giunta ha dato il via libera adesso deciderà il Consiglio

Venerdì 24 Marzo 2017
La giunta ha dato il via libera adesso deciderà il Consiglio
Il prezzo per il palazzo della Prefettura è iniquo e parte l'affondo di Maristella Caldato. Sulla vendita del palazzo di piazza dei Signori torna, giocando d'anticipo di una settimana sul consiglio comunale, il consigliere Caldato con una nota in cui denuncia l'assenza di un piano economico finanziario per l'operazione. La questione, discussa nella giunta di martedì, sarà posta all'attenzione di tutto il consiglio. E sull'alienazione dell'edificio Caldato spara a zero perché il prezzo di vendita offerto è di 7 milioni e 500 mila euro contro la stima di 11 milioni di una vecchia perizia della Provincia e quella di 9 milioni e mezzo firmata nel 2013 da Easy Stima. Oltre a contribuire allo svuotamento del centro storico, il Comune ci perde pure, sembra affermare. Né il sindaco né gli assessori intendono però replicare a questa presa di posizione.
«Nel prossimo consiglio comunale sarà discussa una proposta di delibera, costituente la seconda fase attuativa del protocollo d'intesa del maggio 2016, nella quale si inserisce nel piano delle alienazioni del comune di Treviso niente meno che il Palazzo della Prefettura, prevedendo che il prezzo di vendita sarà quello offerto da Invimit -scrive- In merito al valore di stima del Palazzo Prefettura, esistono diverse perizie. L'Invimit, società del Ministero delle Finanze, ha proposto un anno fa un valore di 6 milioni e 200.000 euro, riproponendo una nuova offerta, valida fino a giugno di 7 milioni e mezzo di euro. Ma allora quale è il valore reale di questo immobile?» Sulla vendita il dirigente del settore Finanze Flavio Elia ha fornito un parere contabile favorevole ma condizionato, cioè favorevole a condizione che la vendita sia preceduta dall'individuazione delle risorse finanziarie necessarie a compensare le minori entrate previste e quindi a garantire gli equilibri di bilancio. «Un parere contabile - polemizza la consigliera Pd- che suona come un campanello d'allarme, denunciando, indirettamente, l'assenza totale di un piano economico finanziario afferente l'operazione di vendita del palazzo della Prefettura, con un rischio concreto di alterare pesantemente gli equilibri del bilancio comunale».

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