LA FESTA
TREVISO La pioggia ha solo in parte compromesso la grande festa per

Lunedì 25 Settembre 2017
LA FESTA TREVISO La pioggia ha solo in parte compromesso la grande festa per
LA FESTA
TREVISO La pioggia ha solo in parte compromesso la grande festa per i 91 anni di fondazione dell'Avis. E, nonostante la sfilata non abbia potuto svolgersi con ritmo disteso, volontari, simpatizzanti e famiglie hanno potuto ritrovarsi prima sotto alla Loggia dei Cavalieri e poi alla chiesa di Santa Maria Maggiore per la celebrazione della messa delle 10, animata dalle voci del coro Valsile. Il corteo, scortato dalla banda municipale di Cappella Maggiore si è poi riunito a Palazzo dei Trecento. «Un momento di grande emozione - conferma la presidente Antonella Torresan - in cui sono state conferite 300 medaglie e benemerenze». Lo scopo della giornata è stato soprattutto quello di sensibilizzare i cittadini sull'importanza del dono. «Quest'anno abbiamo toccato il traguardo negativo del meno 9% - rivela - La nostra associazione è sempre alla ricerca di nuovi donatori di sangue per assicurare il ricambio generazionale che significa anche garantire un po' di speranza a chi vive un presente difficile e fatica a immaginare un futuro roseo. Il sangue è prezioso, non si può comprare o trovare casualmente: si può solo donare e l'attività trasfusionale non può conoscere soste, il bisogno del nostro sangue è continuo e il nostro motore di donatori deve essere sempre acceso per fare in modo che agli ammalati non venga a mancare questa linfa indispensabile». Gli avisini trevigiani ammettono che la situazione ad oggi sia delicata, e fondamentale il turn over. Su questo non è mancato l'intervento di Ca' Sugana, presente con il vicesindaco Roberto Grigoletto e il consigliere Nicolò Rocco. «Il Comune - conferma Grigoletto - ha particolarmente a cuore l'azione dell'Avis e collaborerà all'avvio di una campagna di sensibilizzazione alle donazioni che riguarderà soprattutto il segmento scolastico. Abbiamo assicurato il nostro apporto perchè Treviso è da sempre provincia nobile sul fronte del dono. Desideriamo che questa cultura trovi un iter all'interno del sistema scolastico, accompagnando gli studenti al dono, non appena compiuta la maggiore età».
E. F.

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