L'Usl compra ore per tagliare le code

Venerdì 21 Luglio 2017
L'Usl compra ore per tagliare le code
I medici fanno gli straordinari per ridurre le liste d'attesa. Ad oggi sono circa 10mila i trevigiani che hanno una visita o un esame fissato oltre i nuovi tempi dettati dalla Regione. L'Usl della Marca ha deciso di correre ai ripari facendo lavorare di più i camici bianchi. Dopo l'annuncio, il direttore generale Francesco Benazzi è passato alle via di fatto autorizzando la spesa necessaria per poter contare su 2.391 ore di attività aggiuntive da parte degli specialisti che lavorano negli ospedali.
La maggior parte, 1.436 ore, circa il 60%, riguarda gli ambulatori dell'ex Usl di Castelfranco e Montebelluna, da tempo fanalino di coda della provincia per le liste d'attesa. I settori sono ben definiti: 240 ore di visite in più per tagliare quelle di oculistica, 240 anche per la medicina dello sport, 210 ore per angiologia, 160 per allergologia, 160 endocrinologia, 120 ostetricia e ginecologia, 100 reumatologia, 70 diabetologia, 40 cardiologia, 40 ortopedia, 36 dermatologia e 20 ore in più per la chirurgia plastica. Nell'ex Usl di Treviso i problemi riguardano in particolare le specialità di cardiologia, gastroenterologia e diabetologia. Basti pensare che per una visita al cuore non urgente al Ca' Foncello bisogna aspettare quasi un anno. Tempo che scende attorno ai tre mesi se si va a Motta. Il nuovo piano degli straordinari prevede nel dettaglio 400 ore di ambulatorio in più per la cardiologia, 370 per la gastroenterologia e 80 per diabetologia. Per un totale di 850 ore aggiuntive. Nell'ex Usl di Conegliano e Vittorio Veneto, invece, bastano 105 ore di straordinari: 70 in cardiologia e 35 in gastroenterologia.
«L'accordo integrativo aziendale con gli specialisti ambulatoriali prevede anche l'esecuzione di prestazioni aggiuntive finalizzate alla riduzione delle liste d'attesa spiegano dall'Usl che vengono eseguite in aggiunta al normale orario di servizio e remunerate con una tariffa oraria di 60 euro».
Fatto il conto, l'intera operazione costa all'azienda sanitaria quasi 145 mila euro. L'accordo con i sindacati c'è già. Di fatto si può partire con gli straordinari. L'obiettivo è scendere sotto i nuovi paletti messi dalla Regione per l'erogazione di visite ed esami. Fermo restando le prestazioni con priorità Urgente (entro 24 ore) e Breve attesa (entro 10 giorni), l'asticella delle altre è stata abbassata: le Differite devono essere effettuate entro 30 giorni dalla prenotazione (non più 60 o 90) e le Programmabili entro 60 o 90 giorni in base alle indicazioni del medico (non più 180 giorni).

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