L'ULTIMO SALUTO
TREVISO Centinaia di persone per l'ultimo saluto a Enzo Lanza,

Martedì 26 Settembre 2017
L'ULTIMO SALUTO
TREVISO Centinaia di persone per l'ultimo saluto a Enzo Lanza, anima della base scout di Borgo Furo a San Paolo, conosciuto da tutti come Buti. Ieri pomeriggio la chiesa di Santa Bona non è riuscita a contenere tutti. Alcuni sono rimasti fuori, andando a riempire anche il sagrato. Ma hanno comunque voluto esserci per dire addio a Enzo, vera e propria colonna dello scoutismo trevigiano, mancato improvvisamente venerdì a 69 anni in seguito a un malore che l'ha colto in montagna, a Calalzo di Cadore, sulla strada che dal rifugio Chiggiato conduce al rifugio Baion.
L'AMICO
Assieme a lui, in quell'ultima escursione ad alta quota, c'era anche Luigino Biscaro. Uno dei suoi più grandi amici che ieri ha avuto la forza di prendere la parola: «Ho perso un amico fraterno», ha scandito dall'altare con la voce rotta dall'emozione. Per poi lasciare spazio all'ultimo saluto letto dalle figlie di Buti, Francesca e Simonetta, anche a nome della moglie Renata. Il funerale è stato celebrato da don Lorenzo Piran, collaboratore pastorale nelle parrocchie di San Biagio e, ancor prima, amico di Enzo, assieme al parroco don Mauro Fedato. E la messa è stata animata dai canti degli scout. Per Enzo è stata una seconda famiglia. Solo la passione per la montagna riusciva ad allontanarlo per qualche giorno dai suoi amati ragazzi. «Non si è mai tirato indietro ha sottolineato don Lorenzo nell'omelia era sempre in prima fila, pronto e disponibile». Parole che provano a consolare le lacrime di tutto il mondo degli scout. «Siamo come una famiglia raccontano questi ultimi cerchiamo di ricordarlo non con la tristezza dell'addio, bensì con la gioia dei ricordi. Era una persona di grande, grandissimo spessore. E allo stesso tempo un burlone che non si prendeva mai troppo sul serio. Per tutti noi è stato un esempio da seguire. Non lo dimenticheremo».
IL DOLORE
La morte di Buti è stata per tutti un fulmine a ciel sereno. Si sentiva ancora in ottima forma. Di recente si era impegnato nella costruzione di un bosco, il Bosco Lento, sempre per gli scout. Un ultimo tassello dopo anni e anni spesi a curare la base di Borgo Furo. Ma alle 13.30 di venerdì a Calalzo di Cadore il suo cuore ha improvvisamente smesso di battere. Luigino Biscaro, che gli era accanto assieme ad altri tre amici, è stato il primo a chiamare i soccorsi. Negli interminabili minuti passati in attesa dell'elisoccorso ha provato a rianimarlo seguendo le indicazioni degli infermieri del 118. Poi sono arrivati i medici, calatisi sul sentiero 262 con il verricello. Ma non c'era già più nulla da fare. E adesso quel bosco per gli scout potrebbe essere intitolato proprio a Buti. Un ultimo omaggio all'uomo che ha dato tutto per il volontariato.
M. F.

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