L'intervento le regala la mandibola nuova

Giovedì 24 Agosto 2017
L'intervento le regala la mandibola nuova
Erano anni che non riusciva a chiudere la bocca, masticare e mangiare cose diverse da cibi liquidi. A soli 22 anni una grave forma di artrite reumatoide deformante le aveva compromesso la funzionalità della mandibola, causandole dolori lancinanti. Ma grazie a un complesso intervento per l'impianto di due protesi eseguito il mese scorso al Ca' Foncello, uno dei rari centri in tutta Italia in grado di effettuare operazioni del genere, adesso la giovane donna è finalmente tornata a sorridere e a mangiare. L'equipe medica guidata da Luca Guarda Nardini, primario dell'unità di Chirurgia maxillo-facciale, tra i maggiori esperti nel campo, affiancato da Mirko Ragazzo, le ha consentito di recuperare l'uso della bocca attraverso la sostituzione delle articolazioni temporo-mandibolari con due protesi in titanio e resina realizzate su misura. L'intervento è durato oltre 5 ore. E la ragazza è stata dimessa dopo soli cinque giorni di convalescenza.
«La giovane ci è stata inviata dall'Università di Padova affinché potesse essere sottoposta a un'eventuale terapia correttiva spiega Guarda Nardini il quadro era complesso: la patologia aveva causato il grave riassorbimento dei condili mandibolari (il processo osseo che si estende per costituire l'articolazione vera e propria, ndr)». Dopo una Tac tridimensionale, i medici trevigiani hanno utilizzato le più moderne tecnologie digitali per ricreare a computer la corretta posizione dei denti e definire l'esatta entità della porzione ossea persa con l'aggressione dell'artrite.
«Le parti ossee devastate sono state rimosse chirurgicamente con precisione millimetrica e nella stessa operazione sostituite dalle protesi fissate con viti specifica il primario è stato commovente, già al risveglio, sentire la ragazza che diceva che finalmente riusciva a far toccare i denti in modo corretto». La 22enne ora prosegue la riabilitazione grazie al Spring Bite, uno strumento messo a punto sempre da Guarda Nardini. A stretto giro di posta sono arrivati i complimenti di Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl: «Questo intervento è segno di un sempre più alto livello specialistico e qualitativo dei servizi che garantiamo ai nostri cittadini».

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