L'inghippo Il bando non basta per scoprire l'antico mosaico

Venerdì 1 Luglio 2016
TREVISO - (p.cal.) Non c'è pace per il mosaico paleocristiano di via Canoniche. La possibilità che rimanga coperto tutta l'estate è altissima. Trevigiani e turisti potranno rivederlo, forse, il prossimo anno. Questo il quadro prospettato da Luciano Franchin, assessore alla Cultura. La situazione è paradossale. Il mosaico è di proprietà della Soprintendenza, unico ente autorizzato a metterci mano compreso coprirlo con uno strato di sabbia protettiva durante la brutta stagione e riportarlo alla luce in estate. Fino a oggi però nessuno ha rimosso la copertura: la Soprintendenza prima non aveva i soldi per farlo, poi ha voluto pubblicare un piccolo bando per assegnare il lavoro con tutte le lungaggini burocratiche che ne conseguono. «Abbiamo anche detto alla Soprintendenza che il lavoro di scopritura del mosaico avremmo potuto farlo noi, con nostro personale -ha rivelato Franchin- ma niente, la Sovrintendenza non ha voluto, ha ribadito che su quell'opera c'è un vincolo di utilizzo». Il punto è che, a oggi, nessuno ha ancora fatto niente. E la situazione potrebbe non cambiare tanto presto: «Il 21 giugno hanno finalmente aperto le buste del bando per assegnare l'incarico a togliere la protezione -continua Franchin- e siamo in attesa. Ma c'è un inghippo: proprio in questo periodo si sta procedendo a un accorpamento tra le Sovrintendenze e questo potrebbe tradursi in una sostituzione di sovrintendenti. E non è detto che quello nuovo, tra le prime mosse che farà, firmi il contratto per chi dovrà pulire il mosaico. C'è il rischio che rimanga così ancora per un po'».

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