TREVISO (mf) - Tutti hanno il diritto di godersi le meritate vacanze estive. Ma non ci si deve scordare il donare il sangue. Altrimenti il sistema potrebbe andare in crisi. É questo l'appello che arriva dall'Avis provinciale. «É necessario un invito alla donazione -spiega la presidente Vanda Pradal- la richiesta di sangue da parte delle strutture sanitarie è sempre più pressante. Per questo lanciamo l'appello: non mettiamo a rischio gli interventi e le cure agli ammalati». L'estate è una stagione complicata che vede la richiesta di sacche sempre in crescita rispetto al resto dell'anno. Perché gli ospedali devono continuare a far fronte ai trapianti e a tutte le altre operazioni chirurgiche ordinarie. Ma in questo periodo devono pure fare i conti con un aumento degli interventi sulle persone vittime di incidenti stradali, in particolare in moto, spesso con gravi conseguenze. Per prestare le necessarie cure ai feriti possono servire anche decine di sacche al giorno. Una differenza non da poco. Basti pensare che per effettuare un unico trapianto possono essere necessarie tra le 40 e le 50 sacche di sangue. Da qui il nuovo appello dell'Avis della Marca a non andare in vacanza scordandosi di donare il sangue. Nel trevigiano ci sono circa 32mila donatori attivi. L'anno scorso le donazioni sono aumentate del 3 per cento. Ma di pari passo è cresciuta anche la domanda. Non bisogna quindi fermarsi. Nemmeno in estate. Tanto più che il dono non ha confini: l'Avis provinciale serve sì tutto il territorio di Treviso, ma è sempre pronto a rispondere alle necessità di tutti gli altri centri del Veneto.
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