L'addio a Giuliano Il parroco nell'omelia: «Una pena adeguata per questa tragedia»

Venerdì 2 Giugno 2017
L'addio a Giuliano Il parroco nell'omelia: «Una pena adeguata per questa tragedia»
ERACLEA - «Noi tutti ci auguriamo che la giustizia sia seria e faccia emergere la verità, proponendo la giusta pena per chi ha provocato tutto questo male». È uno dei passaggi più significativi dell'omelia pronunciata da don Giuseppe Simoni, ieri, durante il funerale di Giuliano Babbo, l'operaio 53enne morto al volante della sua Ford Focus a San Donà, mentre rientrava a casa dopo il turno in fabbrica alla 3B di Salgareda. Piena la chiesa di Brian, dove Giuliano viveva nella casa degli anziani genitori, Giorgio e Vittoria, arrivati in chiesa abbracciati dalle figlie Sonia e Barbara che hanno seguito la bara del figlio ricoperta da rose bianche e dalla sciarpa della Juventus, la squadra del cuore. In molti hanno seguito la funzione dal sagrato. Sempre all'esterno, con discrezione, a vigilare c'era una pattuglia di Carabinieri, soprattutto nel caso in cui fossero presenti amici o pareti due cugini kosovari coinvolti nell'incidente. Il parroco ha avuto parole di speranza ma anche una ferma condanna sulla tragedia accaduta. «La comunità si stringe attorno ai genitori e alle sorelle di Giuliano ha detto sembra assurdo che a 24 anni di distanza questa famiglia debba piangere un altro figlio strappato in questo modo così assurdo. Chi ha spezzato questa vita ha rovinato anche la propria ha sottolineato il parroco - Viviamo in un'epoca in cui non ci sono valori e nemmeno umanità e questo ha provocato uno stato di superficialità e irresponsabilità che sono alla base di quanto accaduto».

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