Iva non versata, Compiano costretto a pagare

Sabato 23 Ottobre 2021
Iva non versata, Compiano costretto a pagare
LA SENTENZA
TREVISO Luigi Compiano dovrà pagare. Lo ha messo nero su bianco la Corte di Cassazione nelle motivazioni della condanna, passata dunque in giudicato, a sei mesi di reclusione (con sospensione condizionale e non menzione) e alla confisca di 1 milione 255mila euro relativa al mancato versamento dell'Iva (circa 1, 4 milioni di euro) delle società Vigilanza della Marca srl e Radar srl in liquidazione negli triennio 2010-2012. La Suprema Corte ha infatti rigettato il ricorso presentato dall'avvocato Piero Barolo, legale dell'ex patron della North East Services, secondo cui il mancato versamento dell'Iva riguardava fatture di vendita di beni o di prestazioni di servizi che non erano state pagate alle due società dai debitori. Si trattava dunque, secondo la difesa, di mancati incassi, ma anche che quel denaro non era stato utilizzato per altre spese o per saldare debiti con creditori privilegiati.
LE MOTIVAZIONI
La Corte di Cassazione ha stabilito che «il ricorso è basato sull'indimostrato presupposto della crisi d'impresa dovuta alla mancata riscossione di crediti» e ha osservato che l'avvocato Barolo «si limita a richiamare la documentazione in questione senza evidenziarne, neanche in via di mera prospettazione, il contenuto specifico, senza fare alcun riferimento a entità numeriche e senza mai quantificare l'importo dell'Iva di cui deduce la mancata riscossione». Oltre a questo, l'ipotesi secondo cui non avrebbe pagato l'Iva per l'inadempimento dei debitori «risulta basata su asserzioni prive di specificità, che non considerano quanto correttamente affermato dalla Corte territoriale circa il dolo generico del reato di omesso versamento dell'Iva, il quale non viene comunque escluso da crisi finanziarie o repentine carenze, peraltro meramente asserite nel caso di specie».
L'APPELLO
La partita più importante però per Luigi Compiano si giocherà a breve: si è infatti in attessa della fissazione del processo d'appello per l'inchiesta cardine, quella per il crac della Nes, per la quale l'ex patron è stato condannato a sei anni e sei mesi di reclusione per bancarotta e reati fiscali che ha portato anche alla confisca per equivalente di beni mobili e immobili per 3,6 milioni di euro. Compiano era stato anche condannato a risarcire le parti civili con 36 milioni di euro.
G.Pav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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