TREVISO - (ef) «Un progetto analogo venne bocciato a Fondazione Cassamarca dieci anni fa. Come mai oggi magicamente sono spariti i vincoli archeologici e idrogeologici?». Italia Nostra attacca il futuro parcheggio che, secondo l'indirizzo dell'amministrazione Manildo, sarà realizzato da Parcheggi Italia all'ex pattinodromo. E presto chiederà l'accesso agli atti. «Vogliamo vedere in base a quale relazione archeologica la Soprintendenza ha concesso di procedere - prosegue Romeo Scarpa - ai tempi di De Poli la funzionaria Elodia Bianchin si oppose con tutte le sue forze a quest'opera». Forse perché, sottolinea sibillino, fare un multipiano in una zona archeologica e con un fossato che corre potrebbe comportare problemi di tipo idrogeologico. Il progetto secondo Italia Nostra andrà a devastare l'intera struttura del sistema delle Mura di Frà Giocondo che è costituito da un sistema di fossato, scarpa e controscarpa. «Attendo di vedere il progetto strutturale e l'impatto sul sistema delle acque di questo scavetto che dovrà garantire almeno 2 piani interrati per andare a 320 posti auto - prosegue - In superficie è positivo che ci sia un tappeto verde: peccato che di fronte ci passino 40mila auto al giorno e quindi i bimbi che giocano saranno annaffiati di idrocarburi aromatici». In questa trattativa il Comune è assente: «China la testa supinamente forse perché ha un debito morale di 800 mila euro del parcheggio mai realizzato in piazza Vittoria».
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