Influenza alle porte, sono a rischio 100mila trevigiani

Sabato 28 Dicembre 2019
Influenza alle porte, sono a rischio 100mila trevigiani
SANITÀ
TREVISO Quasi duemila trevigiani sono a letto con l'influenza. La stima è stata fatta partendo dall'attuale tasso di incidenza del virus. Non si è ancora nel picco dei contagi. Ma ci si sta avvicinando. Il momento più critico è atteso tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. Fino ad ora sono dieci le persone che sono state ricoverate in ospedale per complicanze legate all'influenza. Il numero continua a salire dopo l'avvio dell'epidemia stagionale. In modo lento, ma inesorabile. In tutto ciò il pronto soccorso del Ca' Foncello è arrivato a superare l'asticella dei 250 accessi al giorno. Senza però situazioni di sovraffollamento. Le stime dicono che alla fine l'influenza costringerà a letto oltre 100mila trevigiani. Più del 10 per cento della popolazione.
I CASI
Tra i dieci pazienti ricoverati, quattro erano appena rientrati nella Marca dopo un viaggio in Sud Africa e in Australia. Sono stati colpiti anche due bambini. Fortunatamente tutti hanno risposto bene alle cure. Ad oggi non è stato segnalato al sistema regionale alcun caso grave. In Veneto si contano 1,93 casi di influenza ogni mille residenti. Il trevigiano è in linea. I più colpiti dal virus sono proprio i bambini con meno di quattro anni. Qui, comunque, l'epidemia si sta sviluppando in modo meno pesante rispetto al resto d'Italia, che a livello generale registra un'incidenza media di 3,43 casi ogni mille abitanti.
L'ALLARME
Il virus dell'influenza ha iniziato a circolare nella Marca con un mese di anticipo rispetto all'anno scorso, quando il primo ricovero in ospedale per complicanze scattò nel giorno della vigilia di Natale. Sempre l'anno scorso, nella settimana successiva ci furono altri 12 casi, nove per il virus H3N2 e tre per il virus H1N1, il virus della cosiddetta Suina. L'azienda sanitaria oggi si aspetta uno sviluppo simile. La speranza è che l'azione dei vaccini antinfluenzali possa limitare i problemi. «Abbiamo acquisito 140mila dosi di vaccino per proteggere le persone a rischio fa il punto Sandro Cinquetti, direttore del servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl provinciale fino a questo momento la campagna antinfluenzale è andata bene. Aspettiamo di arrivare alla fine di gennaio per tirare le somme». L'anno scorso la copertura vaccinale aveva raggiunto quota 53% tra le persone considerate a rischio. Adesso si punta ad arrivare almeno al 65%. La quota ideale del 75% sembra ancora irraggiungibile. L'immunizzazione, che terminerà il 31 gennaio, è gratuita e raccomandata per le persone dai 65 anni in su, le donne in gravidanza e le persone con patologie che potrebbero aggravarsi a causa del contagio, come malattie cardiovascolari, polmonari, renali, neoplasie, diabete e così via. Anche le persone che non rientrano nelle categorie considerate a rischio possono vaccinarsi contro l'influenza a fronte del pagamento di un ticket di dieci euro.
Mauro Favaro
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