Il Put divide i candidati sindaco

Giovedì 26 Maggio 2016
Quasi quattrocento persone per il primo confronto al completo fra i candidati sindaci. Non sono bastati i 280 posti all'interno del centro parrocchiale di San Gaetano ad accogliere tutti i montebellunesi intervenuti, ieri sera, al confronto organizzato nella frazione. Così, si sono dovute aggiungere panchine e microfoni allo scopo di consentire a tutti di sentire i candidati. Nonostante la formula, estremamente rigida, decisa dall'organizzazione, con un tempo fisso per ogni candidato allo scopo di presentarsi, pubblico con il bavaglio e domande preparate, non sono mancati momenti in cui il protocollo è saltato per effetto di fuori programma. Come quando Marzio Favero, interrompendo l'intervento di Barbara Baratto (con la quale poi si è scusato), è sbottato con un «quattro anni a pagare i debiti» dei predecessori, ovviamente riferendosi alla vecchia amministrazione. Una frase frutto probabilmente di una discussione fra candidati di cui dal pubblico si è colto solo qualche sprazzo (oltre all'immagine di Tiziana Favero che ha versato dell'acqua al rivale invitandolo alla calma), ma al quale, secondo quando affermato da Davide Quaggiotto, potrebbe essere collegata una frase, «mutismo e rassegnazione», che, pronunciata forse dallo stesso Favero, ha fatto arrabbiare il candidato del centro sinistra. Lo stesso Favero ha applaudito Sabrina Favaro quando la candidata si è espressa apertamente a favore della nuova piazza e della viabilità voluta dall'attuale amministrazione, beccandosi però le proteste di una parte del pubblico. Ma non sono mancate anche altre chicche, come quando Vitale De Bortoli ha contestato chi fa "demagogia" parlando di Veneto Banca (forse in riferimento agli altri candidati) ritenendo invece di essere l'unico ad avere la memoria storica delle vicende dell'istituto di credito o ha contestato il sindaco per la causa in corso. Fra gli altri, Carmine Bianco, dei Cinque Stelle, ha annunciato di aver già scelto l'assessore alla cultura, ricordando anche a Tiziana Favero, non senza vena polemica, il suo operato nei confronti del comitato organizzatore della sagra di San Gaetano. Giorgio Bedin ha contestato la viabilità (compreso il fatto che ora i bimbi giochino lungo l'ex corso) e il fatto che la nuova piazza sia tenuta «in vita come un malato con la flebo». Sotto accusa anche il tracciato del passaggio a livello di via Piave. Diffusi i riferimenti dei candidati all'altro passaggio a livello, quello di San Gaetano, per il quale sono stati proposti vari tipi di correttivi, oltre all'eliminazione. Al momento della presentazione, la più accorata è stata forse Tiziana Favero, che ha chiuso con un «Io ci sono, anche a costo di perdere», il proprio intervento. La più pacata, indubbiamente, Barbara Baratto, che mai ha perso il controllo, presentando con calma il programma, a partire dal proposito di ridurre l'indennità di sindaco, Giunta e presidente del consiglio.(((bonl)))

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