I lavoratori della Sme di Susegana hanno vinto il ricorso in appello alla Corte

Mercoledì 28 Settembre 2016
I lavoratori della Sme di Susegana hanno vinto il ricorso in appello alla Corte di Venezia. Sme dovrà versare loro, 15 quelli che avevano presentato il ricorso, tutti gli arretrati rivalutati e con gli interessi. La causa era stata intentata dai dipendenti della Sme per il mancato riconoscimento dell'orario settimane contrattuale a 38 ore, rispetto alle 40 effettivamente prestate, con tutte le relative differenze economiche. Ciascun lavoratore dovrà percepire circa 6mila euro per un totale di 90mila euro. La Corte d'Appello, confermando la sentenza di primo grado e condannando nuovamente Sme spa, ha rafforzato le ragioni dei lavoratori ricorrenti, tutti del sito di Susegana, consentendo loro di rivendicare le ulteriori differenze economiche maturate sino alla data dell'entrata in vigore del contestato accordo sindacale Sme-Cisl (di dicembre 2015). «Intesa che, pur non approvata dai lavoratori - dichiarano i ricorrenti - è ora comunque applicata in tutti i punti vendita del Gruppo Sme (quindi a tutti gli 817 addetti totali, ndr)». Il ricorso era stato promosso da Sme contro la sentenza di primo grado emessa l'8 marzo 2013 dal giudice del lavoro Massimo Galli del tribunale di Treviso ed è stato rigettato con sentenza del 22 settembre 2016. «In appello l'azienda è arrivata persino a produrre agli atti l'accordo aziendale integrativo separato sottoscritto nel 2015 con la sola Fisascat/Cisl - spiega Leonardo Favaro, Rsu Cgil -. Intesa che ha derogato, peggiorandole, le norme del contratto nazionale in materia di orario di lavoro settimanale, con l'evidente intento d'offrire una sponda salvifica a Sme in relazione alla causa pendente coi dipendenti ricorrenti». Se lo riterrà opportuno, Sme potrà appellarsi in Cassazione. I lavoratori invece, per ottenere la cifra spettante, decideranno se proseguire con un decreto ingiuntivo (la strada più breve) oppure con un'altra causa.

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