Hard disc rubati a scuola, le accuse del preside

Mercoledì 26 Luglio 2017
TREVISO - (de.bar) Ricorda perfettamente tutti i numeri di matricola del materiale in magazzino, e di fronte al giudice ha parlato anche del rapporto e dei sospetti nei confronti di quel professore ora alla sbarra per furto che si è sempre difeso sostenendo di aver detenuto hard disk, tabel e pc scolastici in maniera del tutto legittima. Nel processo a Giovanni Tessitore, il 63enne docente di informatica, accusato di aver rubato del materiale didattico informatico della scuola Coletti (per incastrarlo gli investigatori avevano piazzato delle telecamere nel magazzino della scuola), ieri è stata la giornata dedicata alla deposizione di Gianni Maddalon, al tempo dei fatti preside della scuola. La sua testimonianza è stata un atto d'accusa preciso e puntuale nei confronti di Tessitore con parole scandite e scelte non a caso per dire che sin dal principio aveva avuto il sospetto che l'autore dei furti (si parla in particolare di alcuni hard disk di computer) fosse proprio il docente partenopeo. Meno preciso lo è stato però di fronte all'incalzare delle domande dell'avvocato Menegon, difensore di Tessitore, che ha rimarcato come in realtà quel materiale trovato a casa del professore di informatica e, considerato la prova dei furti, fosse detenuto dal docente in maniera legittima: il docente, ha spiegato il legale, si occupava della manutenzione, dettaglio di cui era a conoscenza anche il dirigente scolastico.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci