Girare su ruote quadrate? «Semplice»

Venerdì 23 Giugno 2017
La bici con le ruote quadrate ha spaventato molti. Ma non i piccoli geni trevigiani della matematica. Tra questi c'è Beatrice Freschet della 5I del liceo scientifico Da Vinci. Ieri è stata la prima a uscire, verso mezzogiorno e mezzo. Mentre i suoi compagni ancora si arrovellavano tra conti e grafici. «Me l'aspettavo anche più complicato -spiega- alla fine i problemi erano fattibili. Spero di averlo fatto bene». Un dettaglio di non poco conto: Beatrice è stata presentata alla maturità con un 10 tondo tondo in matematica. Voto che relativizza la sua scioltezza. Adesso pensa già all'università: «Sono ancora indecisa tra medicina, fisica e matematica». Gli altri sono rimasti sui banchi molto più degli anni scorsi. «La prova è tosta e articolata», sussurravano i prof. Il secondo è uscito dal Da Vinci dopo oltre un'ora. «Non era eccessivamente difficile. Ma poteva andare meglio -ammette Sebastiano Saccon della 5B- ho fatto lo studio di funzione. Quello che sono riuscito. Speriamo bene». Sulla stessa linea Alberto Perin della 5B scienze applicate. Ad attenderlo, una volta finita la maturità, c'è la laurea in economia e gestione aziendale a Padova. Poi hanno iniziato a uscire tutti, alla spicciolata. «Il compito era complicato -allarga le braccia Adalberto Carniato della 5E- ho provato il primo problema. Per sicurezza ho fatto anche qualche quesito in più di quelli richiesti, speriamo che ne tengano conto e che possano bilanciare la situazione». «La prova è stata abbastanza difficile -conferma Giovanni Russo- ma alla fine me l'aspettavo così tosta». Il suo obiettivo adesso è quello di diventare digital manager con H-Farm. «I problemi erano davvero tutti difficili» sbotta Nicola Sartori. Ormai è andata. Si è a metà del guado. Manca la terza prova di lunedì e poi l'orale. Di seguito si potrà pensare al futuro. Che per Nicola è nel calcio. «Ho fatto le giovanili a Montebelluna e quest'anno la Primavera al Cittadella» racconta. Il sogno è il balzo in prima squadra in serie B. E l'università? «Mi piacerebbe economia a Vicenza» spiega. Comodo per lo stadio. Ai volti tesi della maggior parte dei ragazzi del Da Vinci, hanno fatto da contraltare quelli tutto sommato distesi degli studenti del liceo classico Canova. Molti speravano in una versione di Seneca per il compito di latino. Tra l'altro abbastanza corta. E sono stati esauditi. «Era sicuramente più facile delle aspettative, bella e lineare -spiega Giacomo Gonzato della 3A- i professori ci hanno detto che siamo stati fortunati. Letta una volta era facile da capire. Meglio così». «Era relativamente facile -conclude Stefano Vincelli- siamo soddisfatti».

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