Facoltà di Medicina al Ca' Foncello

Lunedì 29 Agosto 2016 di Nella nuova cittadella previsti i locali per ospitare i corsi di specializzazione dell'ateneo padovano
Facoltà di Medicina al Ca' Foncello
L'Usl di Treviso spalanca le porte all'università. L'azienda sanitaria punta a fare in modo che la facoltà di Medicina di Padova allarghi sempre più la propria base nei dintorni del Cà Foncello. E ha già iniziato a farle posto recuperando degli spazi all'interno del mega progetto della cittadella sanitaria da 250 milioni. La prima opportunità arriva dal mancato trasferimento di borgo Cavalli, che resterà in centro, come da accordo tra la stessa Usl e Cà Sugana. E questo permetterà all'azienda sanitaria di realizzare una serie di aule per la formazione del personale e degli specializzandi proprio negli edifici che avrebbero dovuto ospitare il nuovo distretto di Treviso.
«Il complesso in questione è quello dove ora c'è il settore delle malattie infettive - spiega il direttore generale Francesco Benazzi - lì verrà ricavata un'area dedicata alla formazione, collegata direttamente all'ospedale. Servirà per il nostro personale, ma anche per gli studenti dell'università». La facoltà di Medicina potrebbe inoltre contare su una sede distaccata: quella dell'ex Pime. I programmi iniziali prevedevano la cessione del complesso che sorge lungo il Terraglio per finanziare la cittadella sanitaria. L'immobile è stato valutato 7,1 milioni. Ma oggi la sua vendita è tutt'altro che scontata. L'Usl vorrebbe infatti tenerlo per dare all'università un nuovo centro di riferimento.
«L'ipotesi della cessione resta valida. Prima, però, vogliamo capire come potrebbe svilupparsi l'università - rivela Benazzi - se vorrà investire per radicarsi ancora di più a Treviso, noi saremo pronti a valutare la possibilità di mettere a disposizione anche quel complesso».
L'ex Pime, tra l'altro, è poco distante da villa Franchetti, sempre lungo il Terraglio, che Cassamarca vorrebbe rilanciare inserendovi un polo universitario di livello internazionale. Più in generale, l'obiettivo dei vertici dell'Usl è sviluppare la sanità trevigiana trasformando il Cà Foncello in un ospedale sempre più clinicizzato. Un centro con studenti, specializzandi e professori, si sa, porta fermento e innovazione. In poche parole, aumenta la qualità di tutto ciò che gli sta attorno. E alla fine è proprio questo l'obiettivo che Benazzi vuole centrare quanto prima, stringendo il rapporto già esistente tra l'azienda sanitaria di Treviso e la facoltà di Medicina dell'università di Padova.