TREVISO (m.f.) Personale del Cup in bilico. Sono 62 i dipendenti a tempo pieno che rischiano il posto. Quasi tutte donne. Gli esuberi sono stati confermati in un incontro tra i sindacati e le nuove aziende che si occuperanno del servizio: dal primo di aprile la cooperativa sociale Anthesys Servizi di Chirignago subentrerà al consorzio Cento Orizzonti nella gestione del centro unico per la prenotazione di visite specialistiche ed esami. «Eravamo stati rassicurati sul fatto che nessuno avrebbe perso il posto di lavoro. Invece la settimana scorsa gli incubi si sono materializzati spiega Marta Casarin della Fp-Cgil da una parte le aziende hanno confermato gli esuberi. Di contro, il direttore generale dell'Usl ha garantito in una recente riunione coi lavoratori che nessuno avrebbe perso il lavoro». E ora il sindacato chiede chiarezza. Complessivamente sono 180, quasi tutte donne, le persone che lavorano al Cup, tra il call center, gli sportelli del Ca' Foncello, quelli dell'ospedale di Oderzo e quelli dei distretti sanitari. Quanti verranno riassunti dal nuovo gestore? Indiscrezioni dicono che la sede del call center verrà spostata a Vicenza. Ma non c'è nulla di certo. «Attendiamo il piano ufficiale delle aziende e poi inizieremo la discussione», spiega Benazzi. Ma la Cgil incalza. «Non è il caso di giocare con la sorte dei dipendenti e delle loro famiglie punge Casarin nessuna lavoratrice e nessun lavoratore deve rimanere escluso e non possono venire meno servizi per i cittadini».
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