Esausto si trascina in strada lo aiuta un automobilista

Domenica 28 Maggio 2017
Esausto si trascina in strada lo aiuta un automobilista
Ha rischiato di morire soffocato lungo la strada perché il titolare di un'attività commerciale non ha badato alle sue richieste di aiuto. E adesso lo denuncerà per omesso soccorso: «Non voglio soldi spiega è una questione di umanità: stavo per morire e non ha fatto nulla».
È una vicenda incredibile quella che venerdì sera ha avuto per protagonista un 27enne del veneziano. Tutto è successo in viale Monfenera. Il giovane, investigatore privato e amministratore di sostegno, stava tornando in centro a piedi dopo aver fatto visita a un suo assistito in carcere. Improvvisamente si è sentito mancare il respiro. Ha avuto la forza di prendere il telefonino e di chiamare il 118. L'operatore ha capito immediatamente la gravità della situazione. Quando gli ha chiesto dove si trovasse per mandare un'ambulanza, però, il 27enne non è stato più in grado di parlare. Dalla sua bocca uscivano solo rantoli. Ma è rimasto lucido.
È entrato in un negozio e ha indicato al titolare di parlare con la centrale del Suem: «Questo, però, mi ha solo detto che dovevo andare fuori di là», spiega. A quel punto ha perso le forze. Si è trascinato fino a bordo strada e qui è caduto, ormai bloccato dalla crisi respiratoria e quasi privo di sensi. Fortunatamente si è fermato un uomo a bordo di un'Audi. «Nemmeno lui, però, era di Treviso racconta il 27enne è entrato nello stesso negozio e ha chiesto al titolare in che zona fossimo. Ma non ha ricevuto risposte. Poi ha fermato una passante e dato all'operatore tutte le indicazioni necessarie». Di seguito ha slacciato il pantaloni del giovane, ormai in asfissia, e gli ha allentato il collo della camicia. L'ambulanza è arrivata in pochi minuti. Solo grazie a un'iniezione di adrenalina praticata in strada il 27enne ha ripreso a respirare. Ancora pochi secondi e non ce l'avrebbe fatta. Adesso è ricoverato al Ca' Foncello, dove gli hanno diagnosticato uno spasmo al polmone sinistro causato da una forma di asma cronica che non sapeva di avere. Tutto si è risolto per il meglio. Ma nella sua mente è rimasto l'incomprensibile atteggiamento del titolare del negozio.
«Ho dato mandato al mio legale di querelarlo annuncia non voglio un risarcimento economico. Se ci dovesse essere, lo girerò a qualche associazione benefica. Voglio solo che quella persona venga condannata almeno a un giorno per come si è comportata».

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