TREVISO - (P. Cal.) Ingresso sbarrato, nessuno all'interno, nessuno che risponda al telefono, medici che stanno spostando o hanno già spostato la propria attività da altre parti. Rimane ancora fitto il giallo intorno a Data Clinica di Santa Bona, una delle cliniche ambulatoriali più note e frequentate delle città per via delle tante specialità a disposizione e l'alta qualità dei professionisti che vi operano. Ma che da molto tempo è chiusa. Anche prima di Natale tanti pazienti non hanno trovato nessuno. E tutto rimarrà così ancora per qualche tempo, almeno fino a marzo. Poi si vedrà.
Le traversie sono cominciate a luglio, con la caduta di alcuni pezzi d'intonaco da un cornicione che hanno anche richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. E proprio una prima analisi compiuta dai vigili in quei giorni rivelò che alcune lastre di marmo presenti sulla facciata erano potenzialmente a rischio caduta. L'intera zona venne quindi circoscritta con un nastro e resa inaccessibile per evitare danni peggiori. Ma a lasciare sorpresi i pazienti in attesa di una visita fu la chiusura repentina, annunciata solo da una mail, dovuta appunto alla necessità di effettuare lavori di ristrutturazione che riguardavano un po' tutto il complesso, che ancora oggi occupa una vasta area all'angolo tra viale della Repubblica e via Santa Bona Nuova. Da allora resta il punto interrogativo sui tempi. Fino a settembre, se si componeva il numero telefonico della clinica, rispondeva una segreteria telefonica che avvisava della chiusura dal 18 al 23 di quello stesso mese. Concetto poi ribadito anche da una impiegata.
Ma nessuno ha mai creduto troppo che la vicenda si potesse risolvere in tempi così brevi. E gli stessi vertici della struttura facevano intendere che la chiusura si sarebbe prolungata molto più a lungo. Ed è stato così. Se si telefona adesso, sempre in orario di ufficio, non risponde proprio nessuno. Nemmeno la segreteria telefonica. Ma a marzo, a quanto pare, ci potrebbero essere novità. Al momento l'unica certezza è che la clinica è chiusa.
Le traversie sono cominciate a luglio, con la caduta di alcuni pezzi d'intonaco da un cornicione che hanno anche richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. E proprio una prima analisi compiuta dai vigili in quei giorni rivelò che alcune lastre di marmo presenti sulla facciata erano potenzialmente a rischio caduta. L'intera zona venne quindi circoscritta con un nastro e resa inaccessibile per evitare danni peggiori. Ma a lasciare sorpresi i pazienti in attesa di una visita fu la chiusura repentina, annunciata solo da una mail, dovuta appunto alla necessità di effettuare lavori di ristrutturazione che riguardavano un po' tutto il complesso, che ancora oggi occupa una vasta area all'angolo tra viale della Repubblica e via Santa Bona Nuova. Da allora resta il punto interrogativo sui tempi. Fino a settembre, se si componeva il numero telefonico della clinica, rispondeva una segreteria telefonica che avvisava della chiusura dal 18 al 23 di quello stesso mese. Concetto poi ribadito anche da una impiegata.
Ma nessuno ha mai creduto troppo che la vicenda si potesse risolvere in tempi così brevi. E gli stessi vertici della struttura facevano intendere che la chiusura si sarebbe prolungata molto più a lungo. Ed è stato così. Se si telefona adesso, sempre in orario di ufficio, non risponde proprio nessuno. Nemmeno la segreteria telefonica. Ma a marzo, a quanto pare, ci potrebbero essere novità. Al momento l'unica certezza è che la clinica è chiusa.
