TREVISO -(an.zam.) Avevano fatto una cena da favola spendendo ottanta euro in due. Non avevano risparmiato su nulla. Ma alla fine si sono buscati una denuncia per insolvenza fraudolenta: i due fidanzati di 28 e 26 anni residenti a Venezia, avevano infatti tentato di andarsene senza pagare.
I due giovani avevano scelto come bersaglio la "Pizzeria da Roberto" in via Cadorna a Treviso. Un luogo molto frequentato e probabilmente proprio per questo motivo speravano che la loro assenza al momento di pagare il conto potesse passare inosservata. Così non è stato.
I proprietari del locale hanno immediatamente chiesto l'intervento delle forze dell'ordine che arrivate in pochi minuti sul posto hanno rintracciato la coppia provvedendo ad accompagnarli al comando dei carabinieri in via Cornarotta. A quel punto i militari hanno tentato di capire dai due quale fosse il motivo della loro scelta di non pagare il dovuto. La coppia, che a quanto pare non aveva precedenti guai con la giustizia, ha tentato di giustificarsi in ogni modo ma il loro intento di andarsene senza saldare il conto è apparso palese tanto che le forze dell'ordine non hanno avuto alternativa a procedere con gli atti formali per la denuncia in Procura.
I due giovani avevano scelto come bersaglio la "Pizzeria da Roberto" in via Cadorna a Treviso. Un luogo molto frequentato e probabilmente proprio per questo motivo speravano che la loro assenza al momento di pagare il conto potesse passare inosservata. Così non è stato.
I proprietari del locale hanno immediatamente chiesto l'intervento delle forze dell'ordine che arrivate in pochi minuti sul posto hanno rintracciato la coppia provvedendo ad accompagnarli al comando dei carabinieri in via Cornarotta. A quel punto i militari hanno tentato di capire dai due quale fosse il motivo della loro scelta di non pagare il dovuto. La coppia, che a quanto pare non aveva precedenti guai con la giustizia, ha tentato di giustificarsi in ogni modo ma il loro intento di andarsene senza saldare il conto è apparso palese tanto che le forze dell'ordine non hanno avuto alternativa a procedere con gli atti formali per la denuncia in Procura.
