Compiano a giudizio per falso in bilancio

Mercoledì 7 Dicembre 2016
TREVISO - (G.P.) Ancora grane giudiziarie per Luigi Compiano, l'ormai ex patron della North East Services. In attesa dell'udienza preliminare per il procedimento madre (bancarotta Nes per 36 milioni di euro), Compiano è stato rinviato a giudizio per un falso in bilancio da due milioni di euro, relativo ad Autocom srl, una delle società del gruppo. Accogliendo le tesi degli avvocati difensoriPiero Barolo e Boris Cagnin, il giudice Silvio Maras ha rinviato a giudizio Compiano, ma ha dichiarato il non luogo a procedere (il fatto non è più previsto dalla legge come reato) per una dichiarazione infedele da 700 mila euro. Secondo la Procura, Compiano non avrebbe dichiarato elementi passivi relativi a presunte spese di acquisto, custodia e manutenzione nel bilancio della società Autocom quando invece riguardavano la sua personale collezione di auto di lusso. Accusa per la quale è stato disposto il non luogo a procedere. Non è stato così per il falso in bilancio. Secondo la Procura l'ex patron della Nes, quale legale rappresentante di Autocom, avrebbe iscritto a bilancio circa 2 milioni di euro come riserva disponibile (presunta vendita di alcune fuoriserie). Vendita che però secondo il pm Massimo De Bortoli, non sarebbe mai avvenuta: le auto sarebbero infatti rimaste all'interno nei capannoni di Villorba di Compiano: l'escamotage sarebbe stato utilizzato al solo scopo di far comparire i bilanci societari più sani di quanto fossero in realtà. Ricostruzione che i legali di Compiano contestano tanto da scegliere di affrontare il processo per dimostrare l'innocenza di Compiano.

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