Carta di identità a chi ha i requisiti

Mercoledì 18 Gennaio 2017
Carta di identità a chi ha i requisiti
TREVISO - (P. Cal.) A Roma il ministro dell'Interno Marco Minniti dice che è un bene per tutti impiegare i richiedenti in lavori utili per tutta la comunità; da Treviso il sindaco Giovanni Manildo, oltre ad approvare le parole del ministro, ricorda che questa è una sua vecchia battaglia che finalmente sta ottenendo il riconoscimento che merita. «Le comunità che accolgono vogliono vedere le persone che arrivano impegnate in attività utili alla collettività -sottolinea il sindaco - ma è necessario che a breve il governo centrale chiuda anche sulla questione degli incentivi. In un momento di difficoltà per le casse dei Comuni quei soldi rappresentano occasioni importanti per rendere ancora più elevato il livello dei servizi, più illuminazione, più interventi per strade e scuole, più telecamere di videosorveglianza». E anche su un altro tema non meno delicato come quello delle carte d'identità rilasciate ai profughi, Manildo si schiera accanto al ministro. L'idea di concederle solo a chi abbia già uno status riconosciuto, ricalca la proposta partita da Ca' Sugana a inizio anno: «Condivido la posizione di Minniti sulle carte di identità e sui Cie regionali che devono servire a rispedire a casa velocemente chi non ha i requisiti per restare. E penso sia ora di superare la legge Bossi. Anche per questo nella giornata di venerdì sarò a Roma invitato da Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale Anci a un convegno sul superamento della legge e delle riforme necessarie ad affrontare il fenomeno migratorio proprio a partire dai comuni». Ma da Treviso arriva anche un esempio concreto di come il lavoro dei richiedenti asilo possa tornare utile alla comunità. Come già spiegato dal vicesindaco Roberto Grigoletto la scorsa settimana è stato assegnato ai migranti ospiti della cooperativa Nova Facility (che si occupa dell'ex caserma Senrena ndr), che fa da capofila di altri enti gestori, l'incarico di sistemare una grande area verde accanto alla scuola media Felissent. I richiedenti asilo predisporranno, nel giro di un mese e mezzo, un parco attrezzato con una grande scacchiera, un campo da bocce e un Gioco dell'Oca all'aperto: un luogo dove rendere più facile l'integrazione. I migranti lavoreranno su base volontaria.

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