TREVISO - (P. Cal.) Un ritorno, ma senza tessera. Nel Pd cittadino hanno già elaborato un piano per osservare la decisione del Tribunale di Treviso di riaccogliere Maristella Caldato (in foto) dopo il congelamento della sua sospensione per motivi disciplinari, ma allo stesso tempo tenendola ugualmente alla porta. Una strategia semplice ma efficace incentrata sul gioco delle tessere. La Caldato ha in tasca la tessera 2015, l'ultima che ha potuto ricevere prima della buriana che ha portato alla sua sospensione per due anni poi bloccata dal Tribunale. Per poter rientrare tra i democratici dovrà per forza chiedere la tessera 2016 alla segreteria comunale: ma non le verrà concessa. «E su questa decisione non è possibile presentare appello o ricorso - dice un big dei Dem - accettare o meno un'iscrizione è facoltà del segretario, lo stabilisce lo Statuto. E vale anche per le iscrizioni online: devono sempre essere confermate dal segretario». Si profila quindi un nuovo capitolo di una diatriba ormai infinita. L'ultimo scontro durante l'ultimo l'ultimo consiglio comunale: la Caldato ha chiesto ufficialmente il ritiro delle deleghe a casa e sociale al vicesindaco Roberto Grigoletto e ha anche proposto una mozione contro di lui riguardante il nuovo regolamento sul contributo minimo vitale: in entrambi in casi le sue iniziative sono finite con un nulla di fatto ma hanno ulteriormente esacerbato gli animi.
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