Il primo vero tassello per costruire l'allegra macchina da guerra con cui conquistare Ca' Sugana il prossimo anno, verrà posizionato questa sera. Il direttivo della Lega si riunirà per scegliere il nome del responsabile elettorale di Treviso 2018. La scelta, salvo ripensamenti dell'ultima ora, ricadrà sul consigliere regionale Riccardo Barbisan, a lungo indicato come possibile candidato sindaco. A quanto pare, invece, per il giovane emergente in casa Carroccio è stato studiato un ruolo da grande tessitore, da mediatore in grado di creare le condizioni migliori per la scelta del candidato giusto e della coalizione più coesa possibile. Oltre a Barbisan si fanno anche i nomi dell'ex vicepresidente della Regione Franco Manzato e dell'assessore regionale Federico Caner: altri due nomi di alto profilo, ma a oggi la bilancia sembra pendere a favore dell'ex consigliere comunale trevigiano.
Sciolto questo nodo, la Lega inizierà ufficialmente la caccia al nome giusto da contrapporre a Giovanni Manildo. In questi giorni si è chiuso il secondo sondaggio commissionato dal Carroccio per testare il peso di alcuni possibili candidati. Tra Francesco Benazzi, lo stesso Barbisan, Federico Caner, Mario Conte, Nico Presti (sindaco di Arcade, inserito come variabile impazzita ma che molto difficilmente potrà correre per Ca' Sugana), a raccogliere il maggior numero di consensi è stato Benazzi. Ma il direttore generale dell'Usl 2 non ne vuol sapere di candidarsi. Del resto per farlo dovrebbe dimettersi in tempi brevi. La Lega vuole presentare il proprio alfiere entro ottobre e Benazzi, per candidarsi, non potrebbe ricoprire il ruolo di direttore dell'Usl. Difficile pensare che, nel giro di poco più di due mesi, possa mollare il suo posto con il mega progetto della cittadella sanitaria in rampa di lancio. Conte, Caner e Barbisan hanno invece raccolto, più o meno, lo stesso gradimento con Caner leggermente avanti agli altri due. La scelta di Barbisan responsabile elettorale riduce però la rosa. Non tramonta l'ipotesi Mauro Michielon, che aveva ottenuto il maggior numero di consensi nel primo siondaggio e intanto prende quota un nome di prestigio: l'ex pm Carlo Nordio, molto corteggiato nelle ultime settimane.
Sciolto questo nodo, la Lega inizierà ufficialmente la caccia al nome giusto da contrapporre a Giovanni Manildo. In questi giorni si è chiuso il secondo sondaggio commissionato dal Carroccio per testare il peso di alcuni possibili candidati. Tra Francesco Benazzi, lo stesso Barbisan, Federico Caner, Mario Conte, Nico Presti (sindaco di Arcade, inserito come variabile impazzita ma che molto difficilmente potrà correre per Ca' Sugana), a raccogliere il maggior numero di consensi è stato Benazzi. Ma il direttore generale dell'Usl 2 non ne vuol sapere di candidarsi. Del resto per farlo dovrebbe dimettersi in tempi brevi. La Lega vuole presentare il proprio alfiere entro ottobre e Benazzi, per candidarsi, non potrebbe ricoprire il ruolo di direttore dell'Usl. Difficile pensare che, nel giro di poco più di due mesi, possa mollare il suo posto con il mega progetto della cittadella sanitaria in rampa di lancio. Conte, Caner e Barbisan hanno invece raccolto, più o meno, lo stesso gradimento con Caner leggermente avanti agli altri due. La scelta di Barbisan responsabile elettorale riduce però la rosa. Non tramonta l'ipotesi Mauro Michielon, che aveva ottenuto il maggior numero di consensi nel primo siondaggio e intanto prende quota un nome di prestigio: l'ex pm Carlo Nordio, molto corteggiato nelle ultime settimane.
