Barclays al contrattacco «Contratti in regola»

Mercoledì 25 Gennaio 2017
Di tutt'altro avviso la banca: «Barclays dichiara la piena conformità alle leggi vigenti e la validità e l'efficacia della clausola in questione si legge in una nota diffusa dal gruppo inglese -, dissentendo da tale decisione, che risulta priva di motivazione ed è stata pronunciata nell'ambito di un procedimento sommario, in assenza di una valutazione completa e corretta degli elementi contestati».
La società annuncia la volontà di presentare appello contro la decisione dei magistrati, ritenendola «in contrasto con altri provvedimenti emessi, prima e dopo tale ordinanza, dall'autorità giudiziaria, in favore della banca».
Non solo, Barclays contesta anche le stime sulle famiglie fornite dall'associazione Tuconfin (circa 10mila in tutta Italia, oltre un migliaio nella Marca), precisando che «il numero dei soggetti interessati è decisamente più ridotto e limitato». Franca Berno, presidente di Tuconfin, associazione in prima linea sulla questione, non si stupisce più di tanto: «L'appello di Barclays era scontato, vedremo cosa succederà. L'ordinanza del Tribunale di Roma è importante, innanzitutto perchè ha fatto proprie le decisioni sul caso dell'Arbitro bancario finanziario (organo di Bankitalia per la risoluzione delle controversie su queste materie, ndr), a cui si erano rivolti in precedenza i mutuatari. Dal 2015 i giudizi dell'Abf sono totalmente a favore dei mutuatari, annullando la rivalutazione e la riconversione del capitale. Queste decisioni, però, non sono vincolanti per la banca, che preferisce pagare la penale e non adeguarsi. Ma con questa ordinanza finalmente anche i giudici iniziano a cambiare la loro percezione».
Per questo, l'associazione invita chi abbia sottoscritto il prestito a fare reclamo all'Arbitro e alla Banca d'Italia. «Noi lottiamo per la nullità totale del mutuo. Questo è un prodotto di speculazione finanziaria, ma non ci è stato spiegato: noi volevamo comprare casa, non certo fare speculazione».
Mattia Zanardo

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