TREVISO - (P. Cal.) Altro incidente in via San Pelaio, ancora una volta dovuto all'eccesso di velocità e a inserimenti dalle stradine laterali non sempre sicuri. Questa volta a rischiare grosso è stato un motociclista urtato da un'auto che tentava di immettersi da una via secondaria.
La moto arrivava da Ponzano ed era diretta verso Treviso quando una Citroen è sbucata dalla sinistra: inevitabile la sbandata proprio all'altezza del bar Cesare. L'uomo è stato catapultato sull'asfalto riportando la frattura di un braccio e di una gamba. Immediato l'intervento di un'ambulanza del Suem. Illeso il conducente dell'auto.
«Ancora una volta è stato solo un caso che non sia accaduto qualcosa di peggio - osserva Roberto Brugnera, storica voce del comitato locale - è da tanto tempo che denunciamo la pericolosità di questa strada, ma non siamo mai stati ascoltati. San Pelaio, a prescindere dall'amministrazione, non interessa a nessuno».
Brugnera ricorda l'incidente accaduto a marzo scorso, dove rimasero coinvolte due auto, sempre lungo la stessa strada ma solo qualche metro prima: «Il punto dove è accaduto l'incidente di oggi (ieri ndr) è particolarmente brutto. L'uscita della stradina è ostacolata da una siepe altra tre metri che, di fatto, ostacola la visibilità. Un'auto, per uscire, deve sporgersi per forza, altrimenti non vede niente. E così è successo anche questa volta: purtroppo è passata la moto. I residenti chiedono degli interventi per risolvere la situazione: i rallentatori non si possono mettere, ma allora si potrebbe pensare a dei segnali luminosi per ridurre la velocità e a delle soluzioni per rendere più sicure le immissioni».
La moto arrivava da Ponzano ed era diretta verso Treviso quando una Citroen è sbucata dalla sinistra: inevitabile la sbandata proprio all'altezza del bar Cesare. L'uomo è stato catapultato sull'asfalto riportando la frattura di un braccio e di una gamba. Immediato l'intervento di un'ambulanza del Suem. Illeso il conducente dell'auto.
«Ancora una volta è stato solo un caso che non sia accaduto qualcosa di peggio - osserva Roberto Brugnera, storica voce del comitato locale - è da tanto tempo che denunciamo la pericolosità di questa strada, ma non siamo mai stati ascoltati. San Pelaio, a prescindere dall'amministrazione, non interessa a nessuno».
Brugnera ricorda l'incidente accaduto a marzo scorso, dove rimasero coinvolte due auto, sempre lungo la stessa strada ma solo qualche metro prima: «Il punto dove è accaduto l'incidente di oggi (ieri ndr) è particolarmente brutto. L'uscita della stradina è ostacolata da una siepe altra tre metri che, di fatto, ostacola la visibilità. Un'auto, per uscire, deve sporgersi per forza, altrimenti non vede niente. E così è successo anche questa volta: purtroppo è passata la moto. I residenti chiedono degli interventi per risolvere la situazione: i rallentatori non si possono mettere, ma allora si potrebbe pensare a dei segnali luminosi per ridurre la velocità e a delle soluzioni per rendere più sicure le immissioni».
