Assaltò il portavalori, pena scontata ma niente domiciliari: c'è la camorra

Sabato 3 Giugno 2017
Assaltò il portavalori, pena scontata ma niente domiciliari: c'è la camorra
VILLORBA - I giudici d'appello, sposando le argomentazioni dell'avvocato Stefania Bertoldi, hanno cancellato un anno e quattro mesi, portando la condanna a 4 anni, all'ex guardia giurata della Civis Gianluca Schisano, 37enne originario di Giugliano ma poi trasferitosi a Villorba. Confermati invece i risarcimenti riconosciuti alle parti civili (ma Schisano non ha un euro). La difesa, visto che il 37enne ha già scontato un anno e 3 mesi, ha chiesto la concessione degli arresti domiciliari a casa della madre a Napoli. A quel punto il colpo di scena: «La madre - avrebbero motivato i giudici - vice in un rione ad altissima infiltrazione camorristica. Schisano non può stare lì». Non appena sarà individuato un altro luogo, la richiesta di domiciliari sarà rinnovata. Schisano, secondo gli inquirenti, venne portato a processo perché considerato il regista e l'esecutore dell'assalto, avvenuto il 15 luglio 2015, a un portavalori all'esterno dell'Iperlando di Preganziol. Il 37enne, al volante del blindato, venne accusato di peculato e di simulazione di reato. Accuse che, oltre alla condanna, hanno convinto il giudice di primo grado a disporre un sequestro per equivalente dei beni di Schisano per 700mila euro (sul blindato c'erano circa 728 mila euro, ma non è stato recuperato un solo euro).
Schisano venne arrestato dalla Polizia a Giugliano (Napoli) dopo mesi di indagini: senza la complicità del 37enne - secondo gli inquirenti - l'assalto al portavalori, in pieno giorno in una strada trafficata, non avrebbe potuto riuscire. La rapina, per l'accusa, sarebbe stata una messinscena, architettata dalla guardia giurata.
Roberto Ortolan

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